Lo stato si deve preparare a gestire migliaia di richieste di risarcimento che gli arriveranno da cittadini e imprenditori che hanno subito, loro malgrado danni alla loro attività. Sono le norme stesse dello Stato che lo prevedono...
Ci sono due articoli del codice civile: l'art. 2045 prevede che il danneggiato possa chiedere un’indennità (la cui misura è rimessa all’equo apprezzamento del giudice) nei confronti di chi abbia compiuto il fatto dannoso costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, danno che non è stato dallo stesso volontariamente causato né altrimenti evitabile».
Un articolo che sembra calzare a pennello con la chiusura delle attività per l’epidemia.
Anche in ambito penale l’articolo 12 della legge 122/16 prevede un indennizzo per le vittime dei reati intenzionali violenti come omicidio, violenza sessuale, lesione personale gravissima (BASTI PENSARE ALLE MIGLIAIA DI VITTIME).
Ma l’esempio classico è l’articolo 834 del codice civile, che regola, ad esempio l’espropriazione per interesse pubblico. Lo Stato ha il diritto di esproprio ma deve corrispondere un indennizzo al cittadino espropriato.
Non è un caso, che in altri Paesi europei siano state previste risorse a fondo perduto agli imprenditori.
Non come il pasticcio del bonus da 600-800 euro o l’aiutino degli ammortizzatori sociali per i dipendenti. Nel Nostro bizzarro caso, abbiamo uno Stato che prima ha obbligato le imprese a chiudere e perdere incassi, di fatto costringendole a farsi prestare i soldi con una garanzia pubblica che copre l’erogazione, non il rientro: infatti chi non ce la farà a pagare ne risponderà direttamente: segnalazione a centrale rischi, decreti ingiuntivi, conti correnti messi in sofferenza. Di fatto una morte creditizia, un cataclisma.
"Caro Stato, è meglio correre ai ripari perchè di bravi Avvocati che te la faranno pagare, in giro ce ne stanno tantissimi".
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Fondatore e CEO di Know How, Vincenzo Ciulla è laureato in Economia e Commercio alla "Cattolica di Milano". Esperto in risanamento di imprese operanti nei settori agro-industriale, lusso, immobiliare, gdo. Inizia la propria carriera in Price Water House Coopers Spa di Milano dedicandosi prima alla revisione contabile di aziende quotate, poi al Transaction Services. È stato responsabile M&A di un fondo di private equity di diritto belga. È stato co-fondatore di Ferax Merchant Spa, specializzata nelle attività di turnaround. È stato Amministratore Delegato della Lazzaroni & C. Spa e della Sapori Italia Srl. Nel 2009 fonda Korion, società specializzata nella consulenza straordinaria di impresa, di cui è amministratore unico. Nel 2016 fonda la Fuddria Srl con cui inizia l'avventura di Know How.