Le fondazioni sono degli enti privati che operano senza finalità di lucro in uno o più settori di pubblica utilità. Chi può dare vita ad una fondazione e come è possibile farlo? Rispondiamo a queste domande nell’articolo che segue.
I motivi per cui si può decidere di fondare e organizzare una fondazione sono molteplici e, a titolo esemplificativo, potremmo citare la volontà di impegnarsi nel sociale promuovendo attività culturali, scientifiche, religiose o sociali, oppure per celebrare la memoria di qualche persona defunta o ancora per salvaguardare un certo patrimonio culturale.
Per ognuna di queste e di tante altre motivazioni, la fondazione può essere una valida soluzione per la promozione di innumerevoli attività. Il primo aspetto da considerare quando si decide di organizzarsi in una fondazione è la scelta sulla tipologia.
Una fondazione può essere di due diverse tipologie: fondazione di erogazione oppure la fondazione operativa. La differenza consiste nel modo in cui la fondazione opera rispetto ai propri scopi statuari, infatti la prima si occupa di erogare incentivi economici a favore di altri enti esterni per la realizzazione di attività conformi allo statuto della fondazione. La seconda, quella operativa, invece interviene direttamente nell’organizzazione e realizzazione delle attività, quindi finanziando se stessa per raggiungere gli scopi prefissati.
Detto in altri termini, la fondazione di erogazione è quella che normalmente opera su di un territorio più o meno circoscritto, promuovendo bandi a tema per promuovere attività coerenti con il proprio statuto. I bandi sono sempre pubblici e accessibili previo possesso dei requisiti. Lo scopo del bando, solitamente, è quello di individuare i progetti migliori da finanziare economicamente. La fondazione operativa, invece, tendenzialmente dispone di risorse economiche e umane tali da consentirgli di operare autonomamente nell’organizzazione di attività coerenti con il proprio statuto.
Per comprendere la struttura fondante di una fondazione, è bene ripartire dalla definizione coniata dall’European Foundation Centre di Bruxelles, l’organismo internazionale più importante nell’ambito delle fondazioni, in quanto è essa stessa un’associazione internazionale di fondazioni. La EFCB definisce la fondazione un ente privato senza finalità di luco che dispone di una propria sorgente di reddito che deriva da un patrimonio. La disponibilità del reddito, almeno in Italia, è obbligatoriamente di provenienza patrimoniale.
L’ente fondazione è dotato di una propria struttura organizzativa e di propri organi di governo, ed utilizza le proprie risorse finanziarie per scopi educativi, culturali, religiosi, sociali o altri scopi di pubblica utilità.
Colui che decide l’istituzione di una fondazione è definito il fondatore. Questo può essere sia una singola persona, sia un insieme di persone che si indentificano attraverso una persona giuridica. La fondazione può essere costituita sia mediante un atto pubblico sia attraverso una disposizione testamentaria. L’iter per la costituzione della fondazione prevede che questa sia sancita da un notaio mediante un atto di fondazione, comunemente chiamato anche Atto Costitutivo. La sola costituzione non è sufficiente a rendere operativa la fondazione. Infatti è necessario ottenere un riconoscimento giuridico che sottopone tutti gli atti di fondazione al controllo di legittimità di un’apposita autorità vigilante, così come stabilito dall’Art. 12 e successivi del Codice Civile. A completare il quadro costitutivo vi è infine lo Statuto, il quale viene redatto e presentato nel medesimo momento in cui si procede alla costituzione di fronte al notaio ed è un documento che contiene tutte le norme organizzative per il corretto funzionamento dell’ente.
Come accennato all’inizio di questo articolo, i motivi per dare vita ad una fondazione sono molteplici. Probabilmente avrai fatto caso che spesso le fondazioni portano il nome o i nomi di persone reali- Questo avviene per celebrare la memoria di persone care scomparse oppure per lasciare, alla pubblica memoria, il nome o i nomi di coloro che si sono prodigati per la costituzione di un certo ente. Basta pensare, tanto per fare qualche esempio, alla Fondazione Bill & Melinda Gates (MBG Fundation), i quali pur essendo ancora viventi, hanno donato alla comunità mondiale la più grande fondazione privata del mondo, che opera con un patrimonio di 50,7 miliardi di dollari. Volendo restare in Italia, possiamo ricordare la Fondazione Gimbe di Bologna che opera per favorire la diffusione delle migliori evidenze scientifiche anche attraverso attività di ricerca scientifica indipendente. Si potrebbero citare anche la Fondazione Veronesi, le innumerevoli fondazioni bancarie, di famiglia o territoriali. Ognuna di queste, opera con diversi scopi che possono riguardare l’assistenza sanitaria dei più bisognosi, la promozione delle attività artistiche, la ricerca sulle malattie e così via.
La costituzione di una fondazione non conosce limiti, ad esclusione di quelli comuni come essere maggiorenne ed avere cittadinanza italiana qualora si decida di costituirla in Italia. Ognuno può decidere di fondare un ente privato di tal genere, a patto che detenga il patrimonio minimo fissato per legge. Questo patrimonio minimo può oscillare in funzione di alcune considerazioni, per questo abbiamo deciso di dedicare un articolo a parte sul patrimonio delle fondazioni.
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