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La busta paga di colf e badanti: le voci obbligatorie

La busta paga di colf e badanti: le voci obbligatorie

La busta paga è già di per sé un documento scomodo da leggere, ancora di più se non sappiamo cosa potremmo trovarci dentro. Quali sono le informazioni obbligatorie in una busta paga di un lavoratore domestico? Cosa deve sapere il lavoratore? Quali gli adempimenti del datore di lavoro?



Come si stabilisce la retribuzione?

Innanzitutto, in base a ciò che prescrive la legge, è necessario partire dalla scelta del corretto Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori, il CNNL. Ovviamente la scelta avviene in base all’effettiva prestazione del lavoratore. Una volta stabilito il CNNL, si può determinare il compenso in base alla categoria, al livello e alla mansione.

Quali sono le voci obbligatorie nella busta paga?

In busta paga è necessario che vi siano almeno le seguenti voci:

  1. La retribuzione minima contrattuale;
  2. Gli eventuali scatti di anzianità;
  3. L’eventuale compenso sostitutivo di vitto e alloggio;
  4. L’eventuale superminimo.

A chi spetta l’indennità di funzione?

Ai lavoratori inquadrati con livello D e D Super. Tale indennità si aggiorna di anno in anno e per il 2021 è pari a 173,55 euro.

Faccio la Colf ma non ricevo mai la busta paga, è corretto?

No, non è legale. Tant’è che la legge stabilisce che il datore deve predisporre la busta paga in duplice copia, una per sé e una per il lavoratore.

Perché non sono presenti i compensi straordinari?

Deve trattarsi di un errore, evidentemente. La legge stabilisce che in busta paga, oltre le voci menzionate nei paragrafi precedenti, devono essere riportate anche le seguenti informazioni:

  1. Le festività;
  2. Le ore di straordinario;
  3. Le trattenute per oneri previdenziali.

Perché il datore non mi consegna il CU?

Si tratta di un aspetto assolutamente legale. Infatti, a differenza dei lavoratori subordinati e degli autonomi, la Certificazione Unica per i lavoratori domestici, siano essi colf o badanti, non è obbligatoria. Semmai il datore è tenuto e rilasciare, insieme alla busta paga, un documento allegato che attesta tutte le somme erogate fino a quel momento. Tale documento dev’essere consegnato obbligatoriamente almeno 30 giorni prima che della scadenza dei termini per la dichiarazione dei redditi oppure prima o al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Perché la busta paga di un subordinato ha più informazioni?

Perché nel caso di lavoratori domestici il datore ha la possibilità di predisporre la busta paga in forma libera, riportando obbligatoriamente solo le voci che abbiamo menzionato all’interno dell’articolo.

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