La Regione Veneto ha pubblicato un bando che si rivolge a professionisti e imprese con un contributo a fondo perduto che copre fino al 50% dei costi ammissibili. Il bando prende il nome di Industria 4.0 e ha l’obbiettivo di favorire progetti di innovazione.
Il bando è aperto alle imprese di qualunque dimensione, ai liberi professionisti ma anche agli studi associati o alle società di professionisti.
Le imprese devono possedere almeno una sede nella Regione Veneto, dal momento che i contributi del bando finanzieranno esclusivamente attività realizzate sul territorio regionale. Inoltre devono appartenere al settore manifatturiero. Il discorso territoriale, in verità, vale anche per i liberi professionisti.
L’agevolazione del bando si colloca su tre differenti livelli: contributo a fondo perduto, finanziamento a tasso zero e finanziamento a tasso convenzionato. Nello specifico, il fondo perduto è del 50% per tutti tranne che per le grandi imprese, per le quali è previsto un tetto del 20%. Il finanziamento a tasso zero per l’acquisto di beni strumentali è del 25% per tutti tranne per le grandi imprese il cui limite è innalzato al 40%. Identico discorso per il finanziamento a tasso convenzionato.
In caso di finanziamento, a prescindere dalla modalità scelta, la restituzione deve avvenire necessariamente in 7 anni, comprensivi di eventuale ammortamento. Le rate sono semestrali, posticipate con scadenza a fine trimestre solare.
Sia che si tratti di imprese o di professionisti, i progetti ammissibili devono prevedere processi di innovazione attraverso una trasformazione digitale dell’attività lavorativa. Per quanto riguarda le imprese, è importante l’utilizzo delle tecnologie che rientrano nelle linee guida del piano Impresa 4.0.
Su questo punto è importante fare una distinzione tra le spese ammissibili per le imprese e quelle per i professionisti. Nel primo caso le spese son le seguenti:
Per i professionisti, invece, le spese ammissibili sono le seguenti:
Le date da ricordare sono le seguenti:
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