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Imprenditoria femminile 2022: il bando di Invitalia

Imprenditoria femminile 2022: il bando di Invitalia

Ancora qualche giorno e verrà dato il via alla presentazione delle domande di partecipazione al bando sull'imprenditoria femminile 2022 promosso da Invitalia, una ghiotta occasione per coloro che aspirano a diventare imprenditrici. 



A chi si rivolge il bando?

Il bando si rivolge sia a imprese femminili già costituite, sia a lavoratrici autonome che intendono costituire una nuova società. Sono quattro le tipologie di imprese femminili ammesse al bando:
1) cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
2) Società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
3) Imprese individuali con titolare donna;
4) Lavoratrici autonome.

Natura delle agevolazioni: contributo o finanziamento

Così come già osservato in questi ultimi due anni, anche in questo caso si ripresenta una formula che prevede sia contributo a fondo perduto, una forma di agevolazione che per tanti anni era sparita dai radar, sia finanziamenti a tassi agevolati. La distinzione dipende dalla tipologia di impresa, se avviata da più o meno di 12 mesi. Così, per le nuove imprese o per quelle avviate da meno di 12 mesi si può accedere la contributo a fondo perduto, mentre per le imprese costituite da più di 12 mesi è previsto l’accesso ad un mix di fondo perduto e finanziamento a interessi zero.

Quali quote sono coperte dai fondi?

Come già accade con altri bandi, anche in questo caso le agevolazioni economiche non coprono l’intera spesa sostenuta ma si riferiscono a una certa quota percentuale che varia in funzione del tipo di impresa e del valore massimo del progetto presentato, secondo lo schema di seguito proposto:

1) Nel caso di contributo a fondo perduto e per progetti con valore massimo di 100.000 euro, è possibile coprire l’80% delle spese sostenute (elevato al 90% per donne disoccupate) ma non oltre 50.000 euro. I progetti con valore superiore ma non oltre i 250.000 euro, invece, il fondo perduto copre il 50% della spesa ma non oltre i 125.000 euro.

2) Nel caso di finanziamenti agevolati, i progetti possono avere un valore fino a 400.000, sia per ampliare attività già esistenti sia per svilupparne di nuove. Le agevolazioni, in questo caso, possono coprire fino all’80% delle spese sostenute ma non oltre i 320.000 e il finanziamento dev’essere restituito entro 8 anni.

Vale ricordare che in entrambi i casi non è previsto un valore minimo del progetto ma questo dovrà sempre essere realizzato entro un arco di 24 mesi.

Quali sono le spese ammissibili?

A differenza di altri bandi, nel caso di questo sull’imprenditoria femminile 2022, le voci di spesa non sono dettagliate in maniera specifica, e c’è un certo margine di libertà. Tant’è che il bando si limita a considerare delle macro categorie quali spese di investimento e costo del lavoro. Ciò implica che tra le spese di investimento possono rientrare sia l’acquisto di prodotti fisici, come attrezzature specifiche, nuovi macchinari, sviluppo di nuovi software dedicati alla gestione della propria azienda, sia il noleggio operativo di beni strumentali oppure l’acquisto di licenze d’uso nel caso di prodotti informatici quali software gestionali e affini. Anche nella voce costo del lavoro è possibile considerare diversi aspetti quali la semplice assunzione di nuovo personale oppure il costo di eventuali consulenze, che possono riguardare aspetti poc’anzi esemplificati come acquisto e sviluppo di macchinari o software.

In merito al discorso delle consulenze, vi sono altri due canali che il bando sull’imprenditoria femminile 2022 mette a disposizione e che è importante considerare, ovvero il tutoraggio e i voucher per il marketing:

1) Il tutoraggio è il servizio che le imprenditrici possono richiedere in forma di guida all’utilizzo delle agevolazioni e all’esercizio dell’attività imprenditoriale. Tale tutoraggio può essere fruito sia attraverso attività online oppure in presenza, con appuntamenti da concordare con il tutor assegnato;

2) I voucher sono dei buoni del valore di 2000 euro che l’aspirante imprenditrice può spendere a copertura del 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di servizi di comunicazione integrata e marketing, e si parla sia di quello tradizionale sia del marketing digitale. I servizi di marketing possono prevedere anche i costi della consulenza sul web marketing, ad esempio, che spesso necessita del supporto di un esperto vista la particolarità dei canali coinvolti.

Tempi di presentazione della domanda

La domanda dovrà essere presentata tramite il sito di Invitalia, che è referente per il bando sull'imprenditoria femminile 2022. È necessario considerare che esiste una distinzione tra la tipologia di impresa che presenta la domanda, una distinzione che influisce sulla procedura di compilazione e presentazione del progetto:
1) Nel caso di nuova impresa, oppure che non è stata costituita da oltre 12 mesi, la compilazione della domanda sarà possibile dalle ore 10:00 del 5 maggio 2022, mentre il caricamento potrà avvenire dalle 10:00 del 19 maggio 2022.
2) Se l'impresa risulta già avviata, la compilazione potrà avvenire a partire dalle ore 10:00 del 24 maggio, mentre per la presentazione la data è il 7 giugno.
In sostanza, è bene ricordare che vi è una distinzione tra compilazione e caricamento della richiesta di accesso ai fondi, da svolgere in due fasi distinte.

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