In seguito alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto Liquidità con cui si riconosce alle imprese italiane di poter accedere ad un prestito garantito di 25.000 euro è online anche la domanda da compilare. Analizziamola insieme.
Il Decreto Liquidità, che dovrebbe favorire la richiesta delle imprese di prestiti garantiti, utili a soddisfare l’immediata necessità di liquidità, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso disponibile la domanda da compilare per poter effettuare la richiesta.
Benché semplicisticamente si tende a parlare di manovra per le imprese, la garanzia sui prestiti fino a 25.000 euro si rivolge anche ad artigiani, autonomi e professionisti che necessitano di un prestito per coprire le immediate esigenze di liquidità.
La domanda può essere scaricata sia dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico che rappresenta il punto di riferimento per tutta la normativa, che dal sito www.fondidigaranzia.it, ove per altro saranno poi disponibili i dati delle imprese che hanno richiesto e ottenuto l’approvazione del prestito.
La prima novità del documento da compilare per la richiesta di prestiti garantiti fino a 25.000 riguarda la modalità di invio. Solitamente, per i rapporti con qualsiasi ente pubblico, è necessario inviare i documenti direttamente dalla propria casella PEC ma vista l’emergenza, per evitare altre inutili lungaggini e soprattutto per non aggiungere difficoltà a coloro che per qualche motivo non erano ancora in possesso di una PEC, la domanda può essere inviata anche tramite la casella di posta semplice.
Entrando nel dettaglio della domanda, analizziamo quali sono le parti da compilare a seconda della categoria a cui appartieni, ovvero impresa, artigiano, professionista, autonomo.
La domanda consta di 3 schede.
Nella prima parte della scheda 1 non ci sono particolari significativi. Questa è dedicata alla raccolta dei dati di base ma soprattutto a identificare il richiedente sulla base della sua categoria, ovvero se impresa o altro. Questo è un dato importante in quanto nel resto della domanda vi sono delle parti che sono esclusive per le imprese.
La seconda parte invece raggruppa una serie di punti che servono per raccogliere le dichiarazioni di consapevolezza. In particolare dal punto 1 al punto 12 si dichiara il possesso di tutti i requisiti richiesti dal Decreto che a sua volta opera in base alle indicazioni del Temporary Framework impostato dalla Commissione Europea
Al punto 12 va inserito il codice Ateco della propria attività.
Il punto 13 è dedicato a raccogliere le motivazioni per cui si richiede il prestito. Queste possono riguardare una necessità di liquidità immediata oppure potrebbe essere motivata da una volontà di investire innovando l’attività in maniera da essere competitivi anche in questo periodo di grave difficoltà. Pensiamo, ad esempio, all’acquisto di un piccolo macchinario per una leggera conversione della produzione, qualora si parli di impresa o artigiano, oppure all’acquisto di strumenti informatici per implementare meglio il lavoro da remoto nel caso di professionisti e autonomi.
Il punto 14 risponde alle esigenze fissate dal Temporary Framework della Commissione Europa, la quale richiede esplicitamente che tutte le misure messe in campo dai governi degli Stati membri siano rivolte esclusivamente alle imprese effettivamente danneggiate dagli effetti della pandemia di coronavirus, al fine di evitare che le agevolazioni siano richieste anche per danni precedenti al 31 gennaio 2020.
Nel punto 15 bisogna indicare i ricavi dell’ultimo esercizio contabile, a scelta se sottoforma di bilancio depositato oppure ultima dichiarazione fiscale presentata. Solo per chi si è costituito dopo il 1 gennaio 2019, vi sono altre due opzioni, ovvero autocertificazione oppure altra idonea documentazione da specificare. La compilazione prosegue con il punto 16 che è una semplice dichiarazione di consapevolezza sulla modalità con cui viene richieste il prestito rispetto alle normative straordinarie.
Nel punto 17 vanno indicati eventuali altri vantaggi, sovvenzioni o sgravi fiscali di cui il soggetto ha già goduto rispetto alla normativa straordinaria messa in campo dal Governo per fare fronte all’emergenza coronavirus.
La scheda 1 si chiude con il punto 18 dove va indicato l’indirizzo mail di riferimento per le comunicazioni ufficiali, in deroga all’obbligo di utilizzare una casella di posta certificata come da normativa ordinaria.
Questa si rivolge esclusivamente ai soggetti richiedenti che appartengono alla categoria delle imprese. È dedicata a raccogliere dati specifici sulla tipologia di impresa e sulla dimensione, ovvero se appartenente alla categoria di micro, piccola, media o grande.
La compilazione della domanda si chiude con la scheda 3 che è l’informativa per il trattamento dei dati.
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.