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Fotovoltaico e incentivi: una guida introduttiva

Fotovoltaico e incentivi: una guida introduttiva

Torniamo a parlare di fotovoltaico e superbonus, visto che arrivano in redazione numerose domande di chiarimento. Partiamo da alcuni aspetti di carattere introduttivo.



Con il Superbonus 110% o il bonus ristrutturazioni 50%, il Governo italiano sta intraprendendo una strada che punta all'introduzione di un vero Bonus fotovoltaico 2022 e che sfrutta le indicazioni e le modalità di detrazione previste dai bonus già citati, prorogati ancora fino al 2023 in alcune condizioni e casi specifici. La fonte legislativa che introduce questa possibilità nell'ordinamento è il D.L. 17/22 e permette di installare un impianto fotovoltaico che consente anche di risparmiare molto del denaro speso tramite le detrazioni fiscali.

In sostanza, è possibile utilizzare in accoppiata con il Superbonus 110% anche il bonus fotovoltaico 2022 solamente se si eseguono, contestualmente, alcuni lavori chiamati trainanti e che solitamente hanno lo scopo di efficientare e rendere moderna tutta la casa tramite l'installazione di un cappotto termico, una pompa di calore o addirittura rifacendo interamente le fondamenta tramite interventi antisismici. In questo caso è possibile spendere fino a 46.000 Euro per impianti fotovoltaici, potendo poi recuperare la spesa effettuata in 5 anni con un 10% di maggiorazione.

Nel caso invece in cui si voglia sfruttare il bonus fotovoltaico 2022 con le agevolazioni concesse al 50% dal bonus ristrutturazione, è possibile installare presso la propria abitazione o condominio, un impianto fino a 96.000 Euro che sarà poi detratto in 10 anni.

A rientrare nel bonus fotovoltaico 2022 sono solitamente i pannelli solari, compresi oltre che di fornitura anche di installazione (per cui manodopera, costi del tecnico e via dicendo) rendendo la spesa da sostenere effettivamente molto bassa rispetto ai vantaggi ottenibili nel corso del tempo.

Una buona opportunità nel caso in cui l'impresa esecutrice dei lavori lo permetta è quella di chiedere lo sconto in fattura con contestuale cessione del credito: in questo caso, l'esecutore dei lavori emetterà una fattura che è possibile pagare solamente per la percentuale non coperta dal bonus, cedendo contestualmente il credito d'imposta maturato piuttosto che portarlo in detrazione: in questo modo, la spesa effettiva sarà minore.

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