Con il Fondo Patrimonio PMI, Invitalia può sottoscrivere obbligazioni o strumenti di debito delle PMI italiane. Chi può presentare domande di sottoscrizione? Quali sono gli adempimenti burocratici da sostenere? Quali requisiti di fatturato deve possedere l'azienda che presenta la domanda?
Era stato annunciato con il decreto di Agosto, a cui hanno fatto seguito i decreti attuativi che hanno dato il via allo strumento di aiuto finanziario alle imprese promosso dal Governo in collaborazione con Invitalia.
Invitalia, in base al decreto di Agosto, è chiamata a sottoscrivere le obbligazioni o gli strumenti di debito (nel caso di SRL) delle PMI italiane.
A tutte le società di capitale che nel 2019 hanno avuto un fatturato compreso tra 10 e 50 milioni di euro e che hanno subito un calo di almeno il 35% nel bimestre Marzo/Aprile 2020 rispetto al medesimo periodo dell’annoi precedente.
Per andare incontro a tutte quelle imprese che non hanno potuto beneficiare del ricorso al credito bancario che era stato garantito con il Decreto Liquidità.
L’accesso alla misura è consentito solo alle società che, prima di presentare la domanda, hanno già deliberato, sottoscritto e versato un aumento di capitale non inferiore a 250.000 euro.
Questo dipende molto dallo statuto della società. In ogni caso potrebbe essere direttamente il CDA tramite una delibera, a patto che abbia già avuto la delega, oppure tramite una delibera di assemblea straordinaria seguita da una iscrizione nel registro delle imprese a cui far seguire la delibera del CDA per l’emissione del prestito obbligazionario.
Tramite il portale di Invitalia ma è necessario che l’organo amministrativo ottenga un mandato di autorizzazione a presentare la domanda ad Invitalia di sottoscrizione degli strumenti finanziari.
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