La formazione aziendale trova un nuovo strumento di sostegno con il decreto Rilancio emanato per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Viene istituito il Fondo Nuove Competenze che consentirà alle aziende di dedicare le ore lavorative alla formazione, a carico dello Stato.
Leggiamo ogni giorno di misure finalizzate a favorire la ripresa economica delle imprese italiane e quindi dell’Italia. A prescindere da giudizi di merito sulla reale efficacia o meno di queste misure, va sicuramente detto che uno sprono fondamentale arriva anche dalla formazione, da sempre un motore importante di ogni percorso di crescita, sia personale che professionale.
Per questo desta interesse la misura denominata Fondo Nuove Competenze con cui il decreto Rilancio intende finanziarie dei percorsi di formazione da realizzare nelle aziende durante le normali ore di lavoro.
Il decreto Rilancio, al comma 1 dell’articolo 88 stabilisce la possibilità, per l’anno 2020 e per i contratti di lavoro collettivi, una rimodulazione degli orari di lavoro, in modo da soddisfare le nuove esigenze organizzative che rendono necessaria l’attivazione di nuovi percorsi formativi. In altri termini, si stabilisce la possibilità per le aziende di dedicare parte dell’orario lavorativo alle ore di formazione.
Tutti gli oneri relativi alle ore di formazione sarebbero coperti da un apposito fondo, denominato “Fondo Nuove Competenze”, su cui graverebbero anche le spese relativi ai contributi previdenziali e assistenziali. Il fondo è costituito presso l'Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), con una dotazione massima di 230 milioni di euro. A questo fondo possono contribuire anche i Programmi Operativi Nazionali e Regionali di Fondo Sociale Europeo, i Fondi Paritetici Interprofessionali e il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori.
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