Il Fondo Credito, gestito dall'INPS, interviene a favore di lavoratori che subiscono una riduzione o trasformazione dell'attività lavorativa nell'ambito del settore Credito. Quali sono gli interventi attuati dal Fondo? Quanto spetta per ciascun'azione attivatà? Come si accede al Fondo?
Il Fondo Credito è una gestione dell’INPS che ha lo scopo di intervenire nei confronti dei lavoratori nell’ambito di situazioni di crisi, processi di ristrutturazione, riorganizzazione aziendale, riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, al fine di favorire il mutamento e il rinnovo delle professionalità e realizzare politiche attive di sostegno al reddito e all’occupazione.
Il Fondo interviene con due misure: ordinari ed emergenziali.
Sono diversi ma cercheremo di darne una rassegna sommaria. Tra gli interventi ordinari possiamo trovare il finanziamento di programmi formativi di riconversione e/o riqualificazione professionale, trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori interessati da riduzione dell’orario di lavoro o da sospensione temporanea dell’attività lavorativa (assegni ordinari), anche in concorso con gli strumenti di sostegno previsti dalla legislazione, oltre al versamento della contribuzione correlata.
Tra gli interventi emergenziali troviamo quelli che si rivolgono ai lavoratori licenziati che non hanno i requisiti per l’accesso alle prestazioni straordinarie, ovvero l’assegno emergenziale, oppure l’assegno integrativo rispetto all’indennità di disoccupazione, o anche il finanziamento, a favore dei lavoratori indicati sopra e su loro richiesta, di programmi di supporto alla ricollocazione professionale, ridotto dell’eventuale concorso degli appositi Fondi nazionali o dell’Unione Europea.
Possono beneficiare delle prestazioni tutti i lavoratori, inclusi i dirigenti, dipendenti delle aziende del settore del Credito che già rientravano, indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati, nel campo di applicazione del preesistente Fondo di solidarietà.
Per accedere al Fondo è necessario che si siano avverate le procedure contrattuali che modificano le condizioni di lavoro del personale interessato o determinano la riduzione dei livelli occupazionali previste dalla legislazione.
Qualora si attui un programma di formazione il cui scopo è la riconversione e/o la riqualificazione professionale, i programmi finanziabili non possono superare i 12 mesi.
L'assegno ordinario può essere concesso per un periodo non inferiore a 13 settimane e non superiore alle durate massime previste dalle causali individuate per la Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria.
No, l'assegno emergenziale ha una durata massima di 24 mesi ed è subordinato al permanere della condizione di disoccupazione involontaria.
La durata massima è di 12 mesi.
Bisogna sempre distinguere il tipo di azione cui si accede. Per i programmi di formazione, il contributo è pari alla corrispondente retribuzione lorda spettante ai lavoratori interessati per le ore non lavorate, ridotto degli eventuali finanziamenti erogati dagli specifici fondi nazionali o dell'Unione europea. Per gli assegni ordinari, la misura del beneficio è fissata nel 60% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non lavorate. L'assegno si riduce per l'eventuale concomitanza degli strumenti di sostegno al reddito previsti dalla legislazione vigente sulla Cassa integrazione guadagni per l'industria.
Per il 2020 la misura massima erogabile della prestazione è pari a:
Se l'importo dell'assegno ordinario così calcolato è inferiore al trattamento di Cassa integrazione guadagni, si applica il trattamento più favorevole al lavoratore.
Per l'assegno emergenziale per il 2020 spetta nelle seguenti misure:
Gli importi indicati sono rivalutati annualmente con i criteri e le misure in atto per la Cassa integrazione guadagni per l'industria.
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.