Le erogazioni liberali rappresentano un’importante introito per le ONLUS o le ONG che ne beneficiano, perché consentono loro di portare avanti gli scopi istituzionali, di grande valore sociale, anche in assenza di fondi pubblici, affidandosi al buon cuore dei privati. Quali agevolazioni?
Questo è il primo aspetto da prendere in considerazione. Erogazione liberale vuol dire che viene erogata una certa somma a favore di una certa organizzazione, in maniera del tutto volontaria. Si tratta di un aspetto importante perché ai fini fiscali è fondamentale che emerga il carattere liberale dell’erogazione per poter dedurre i costi dal proprio reddito complessivo.
Le erogazioni liberali possono andare a favore di ONLUS, ONG, Enti Ecclesiastici, Cooperative Sociali, Consorzi, Associazioni di Promozione Sociale riconosciute dal Ministero dell’Interno
È il contribuente che deve scegliere, fermo restando che una volta optato per la deduzione, questa si applica a tutte le erogazioni liberali, anche se queste avvengono a favore di più beneficiari.
Sì certo, è vero. Ed è altrettanto vero che anche le erogazioni sotto forma di beni si possono dedurre. In questo caso è necessario individuare un controvalore economico, anche qualora si tratta di beni difficilmente oggettivabili, come può essere un’opera d’arte.
Questo è un aspetto poco considerato ma di grande importanza. In pochi, infatti, sanno che la corretta gestione dell’ente beneficiario dell’erogazione liberale incide anche sul beneficio fiscale di chi eroga il denaro o i beni. Se, infatti, il beneficiario non tiene delle scritture contabili che dimostrano chiaramente l’andamento della gestione e se entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio non redige un documento che dimostra con chiarezza la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, allora il soggetto erogante può perdere i benefici fiscali della deduzione.
Certo, se il soggetto erogante dovesse dichiarare più di quanto gli spetta di deduzione, vi è una sanzione maggiorata del 200% rispetto a quella prevista dalla legge.
No, su questo la normativa è molto chiara: i pagamenti delle prestazioni portate in deduzione o detrazione in fase di dichiarazione dei redditi, devono essere eseguiti con strumenti tracciabili.
Se l’erogazione è a favore di una ONLUS, è possibile dedurre il 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque non oltre i 70.000 euro annui. Se ad esempio il reddito del contribuente è di 20.000 annui, potrà dedurre fino a 2.000 euro. Se, invece, l’erogazione è a favore di una ONG, la deduzione può andare dal 2 al 26%.
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