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First Playable Fund: il fondo per digital entertainment e gaming

First Playable Fund: il fondo per digital entertainment e gaming

Non è solo un gioco. Così verrebbe da dire per un prodotto che lo scorso anno ha generato in Italia almeno 1,5 miliardi di euro. E siamo molto al di sotto dei numeri dell’estero. La novità, ora, è un fondo dedicato all’industria del videogioco.



Negli ultimi 12 mesi, almeno 18 milioni di italiani hanno giocato a un videogame. Il trend per il gaming e il digital entertainment, è da molti anni in segno positivo e non sembra arrestarsi.

Conferma arriva anche da questi mesi di pandemia che ha spinto in alto le azioni di un’industria che all’estero gode di ottima salute, ancor più che in Italia.

Basta pensare che la principale società cinese, Tencent, che sviluppa software per il gioco, ha chiuso il 2019 con oltre 20 miliardi di fatturato. Ben 6 miliardi in più di Sony e il doppio di Microsoft. Insomma, un vero e proprio cambio al vertice.

L’industria italiana del videogame

La situazione italiana, ovviamente, è ben diversa. Pur avendo professionisti di grandi capacità, tra sviluppatori, sceneggiatori e designer, non esistono ad oggi realtà industriali capaci di confrontarsi con dei colossi come quelli appena citati.

Tuttavia si stanno moltiplicando i corsi di studio universitari e il settore sta andando incontro ad una profonda specializzazione.

Il primo Fondo per i videogame

Non da meno, anche la politica economica si sta muovendo in una direzione di maggiore supporto, visti i numeri. In concomitanza del decreto Rilancio, per favorire lo sviluppo e il sostegno dell’industria dell’intrattenimento digitale, è istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Fondo First Playable, con una dotazione iniziale di 4 milioni di euro solo per il 2020.

Finalità del First Playable Fund?

Le finalità del fondo sono di sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogames, necessari alla realizzazione di prototipi. Il fondo agisce per mezzo di contributi a fondo perduto per coprire il 50% delle spese ammissibili, per importi compresi tra 10.000 e 200.000 euro per singolo prototipo.

Le spese ammissibili?

I contributi, è bene sottolinearlo, sono finalizzati a coprire esclusivamente le spese per la realizzazione dei prototipi. Le spese ammissibili dal First Playable Fund, dunque, sono le seguenti:

  1. prestazioni lavorative svolte dal personale dell'impresa nelle attività di realizzazione di prototipi;
  2. prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese finalizzate alla realizzazione di prototipi;
  3. attrezzature tecniche hardware) acquistate per la realizzazione dei prototipi;
  4. licenze di software acquistate per la realizzazione dei prototipi.

Se dal prototipo si arriva poi al prodotto finale, questo dovrà necessariamente essere destinato alla distribuzione commerciale. Quest’ultima non è una semplice indicazione ma un requisito di accesso al fondo.

Requisiti per accedere al fondo First Playable?

Sono 4 i requisiti necessari per poter accedere all’agevolazione del fondo. Vediamoli tutti:

  1. Avere sede legale nello Spazio Economico Europeo;
  2. Essere soggetto a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile il prototipo di cui al comma 13;
  3. Avere un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiore a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale, sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone;
  4. Essere in possesso di classificazione ATECO 58.2 o 62.

Tempi di realizzazione del prototipo?

A differenza di altre agevolazioni, il fondo per il gaming e il digital entertainment, stabilisce che il prototipo di videogame, deve essere ultimato dall’impresa beneficiaria entro 18 mesi a partire dalla data di ammissibilità della domanda.

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