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Far ripartire le imprese con il Patrimonio Destinato

Far ripartire le imprese con il Patrimonio Destinato

Il Decreto Rilancio ha istituito uno strumento che potrà giocare un ruolo fondamentale nei prossimi mesi: il Patrimonio Destinato, la cui gestione è affidata alla Cassa Deposito e Prestiti. Leggiamo in cosa consiste e perché può fare del ben per le imprese italiane.



Il problema economico e finanziario generato dall’emergenza Coronavirus sarà il vero problema dei prossimi mesi, per non dire anni. Per questo le manovre economiche si muovono anche in una prospettiva a lungo termine, dal momento che la necessità non è limitata solo all’esigenza di liquidità momentanea ma a tutto un sistema produttivo e commerciale che ha bisogno di sostenersi nei prossimi mesi. Il Patrimonio Destinato rientra tra quelle azioni, o strumenti, che guardano ad una prospettiva di lungo termine.

Patrimonio destinato: che cos’è?

I patrimoni destinati sono una novità abbastanza recente, se tieni conto che sono stati introdotti con la riforma del diritto societario del 2003. Nello specifico, l’articolo 2447bis del Codice Civile è stabilito che le società per azioni possono costituire uno o più patrimoni destinati, dedicati ad uno o più specifici affari.

Nuove iniziative commerciali senza nuove società

In sostanza si tratta di consentire alle società per azioni di poter gestire delle iniziative commerciali senza la necessità di dover aprire nuove società ma semplicemente dedicando ad esse masse patrimoniali totalmente distinte le une dalle altre e, tutte insieme, contemporaneamente distinte dal patrimonio della società madre.

Salvaguardare il patrimonio societario

Ciò vuol dire che eventuali creditori, nell’ottica di un qualche problema (che sia un fallimento o altro contenzioso giudiziario), possono aggredire esclusivamente il Patrimonio Destinato, lasciando intatto il restante patrimonio societario. L’istituzione di un tale patrimonio dedicato, avviene per mezzo del Consiglio di Amministrazione a maggioranza assoluta.

Patrimonio Destinato per Cassa Depositi e Prestiti

Essendo il patrimonio destinato uno strumento già utilizzato dalle imprese, la vera novità introdotta dal recente Decreto Rilancio, consiste nell'autorizzazione contenuta nel recente Decreto Rilancio, ove nell’articolo 27 si autorizza la Cassa Depositi e Prestiti Spa a costituire un Patrimonio Destinato denominato Patrimonio Rilancio, suddivisibile in comparti, in cui sono apportati beni e rapporti giuridici dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Come caratteristico per i patrimoni destinati, questo è totalmente slegato dal patrimonio di CDP Spa e da tutti gli altri patrimoni dedicati che fanno capo a questa.

Impiego delle risorse?

Le risorse del patrimonio destinato, come è intuibile, sono dedicate al sostegno e al rilancio del sistema economico e produttivo italiano. La sua applicazione e il suo utilizzo avviene nel rispetto del quadro normativo previsto dall’Unione Europea in termini di aiuto di stato per fronteggiare l’emergenza coronavirus, quindi a condizioni di mercato.

A chi si rivolge?

Gli interventi finanziabili con il Patrimonio Destinato si rivolgono alle società per azioni, anche con azioni quotate in mercati regolamentati, comprese quelle istituite in forma di cooperative che abbiano i seguenti requisiti:

  1. Sede legale in Italia;
  2. Non devono operare nel settore bancario, finanziario o assicurativo;
  3. Il fatturato annuo deve essere superiore a 50 milioni di euro.

Possono essere favoriti anche interventi di ristrutturazione di società che siano momentaneamente in difficoltà ma che presentano una buona prospettiva di redditività. Altri interventi mirano allo sviluppo tecnologico,

Provenienza della risorse?

Gli apporti del Ministero, effettuati con Decreto specifico, sono esenti da imposte di registro, bolli, imposte ipotecarie e catastali e da ogni altra imposta indiretta o tributo.

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