Il Blog di Know How

Soluzioni per imprese e privati
Blog / Domanda di insinuazione al passivo: modalità, prescrizione e rinuncia

Domanda di insinuazione al passivo: modalità, prescrizione e rinuncia

Domanda di insinuazione al passivo: modalità, prescrizione e rinuncia

Quando un’azienda viene dichiarata fallita, a farsi avanti saranno innanzitutto i creditori. Chi può esercitare il diritto ad esigere il proprio credito? Quali sono i tempi da rispettare per insinuarsi al passivo? Come presentare la domanda? Tutte le risposte, ed altro, nell’articolo.



Una volta che un’impresa viene dichiarata fallita, se esistono dei creditori che vantano un credito da parte dell’azienda, viene nominato un curatore fallimentare. Questi avrà il compito di raccogliere tutta la liquidità ancora disponibile, perché giacente in cassa oppure attraverso la vendita di strumenti o immobili, per poter soddisfare le richieste dei creditori. Coloro che vantano un credito, devono presentare un’apposita domanda e la procedura prende il nome di insinuazione al passivo.

Chi può presentare domanda d’insinuazione?

La domanda può essere presentata da tutti i creditori, anche quelli che non hanno ricevuto un avviso ufficiale. È fondamentale che i crediti maturati siano antecedenti alla dichiarazione di fallimento. Esiste una categoria di creditori che possono presentare la domanda per mezzo dei loro rappresentanti, questo è il caso di:

  1. Obbligazionisti;
  2. Enti;
  3. Persone fisiche incapaci.

Per il caso 1 la domanda può essere presentata dal rappresentante comune, mentre per il caso 2 e 3 la domanda è presentata da chi ne ha la rappresentanza in giudizio.

Termini e modalità di presentazione della domanda?

La domanda di insinuazione al passivo va presentata entro 30 giorni prima dell’udienza fissata dal curatore fallimentare per l’esame dello stato passivo. Il termine è perentorio e perfino l’eventuale slittamento dell’udienza non permette di riaprire i termini di presentazione della domanda. Questa dev’essere presentata necessariamente via PEC e la data di invio sarà quella considerata per valutare se il creditore ha agito entro il termine dei 30 giorni.

Fai attenzione a calcolare attentamente i 30 giorni in quanto bisogna valutare bene il giorno esatto fissato per l’udienza, anche in virtù della sospensione feriale prevista dal 1 al 31 agosto.

La domanda va presentata sotto forma di ricorso e benché la legge consenta di farne a meno, è sempre consigliato farlo per il tramite di un avvocato, vista la complessità della redazione.

Modalità di trasmissione della domanda?

La domanda può essere presentata anche in formato digitale, l’importante che l’invio del file avvenga a mezzo PEC e non meno di 30 giorni prima la data dell’udienza.

I documenti possono essere redatti fin dall’inizio in formato digitale, oppure in formato cartaceo che viene poi scansionato per l’invio. Attenzione a questo aspetto in quanto la nuova normativa stabilisce che il ricorso non può essere presentato tramite servizio postale, anche se a mezzo raccomandata, e nemmeno può essere depositato tramite supporto cartaceo.

Interrompere la prescrizione con la domanda di insinuazione?

Presentare la domanda di insinuazione al passivo è importante anche ai fini della prescrizione. Infatti, in questo caso si interrompe il decorso della prescrizione del diritto di credito nei confronti del fallito. L’interruzione, nello specifico, decorre dal momento in cui la domanda viene depositata in cancelleria.

Rinuncia di insinuazione al passivo

Un ultimo aspetto riguarda il discorso della rinuncia. La legge, infatti, consente al creditore di rinunciare ad esercitare il diritto di credito nei confronti del fallito ma questo non gli impedisce di poter riformulare la domanda in un altro momento, a patto di non essere entrati nei 30 giorni che separano dalla data dell’udienza, altrimenti su più presentare la domanda secondo la procedura di insinuazione tardiva.

Hai altro da chiedere?

Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.





L'autore
  • redazione-know-how-2-2021-06-04_11-27-58-foto-profilo-know-how.jpg
    Redazione Know How  Reply

    Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
    Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.

Fai la tua domanda