Digital Transformation, ovvero favorire l'innovazione tecnologica delle PMI italiane. Chi sono i beneficiari? Quali sono i requisiti da possedere? Quanti progetti può presentare ogni PMI? Quale dev'essere la durata di ciascun progetto? Si tratta di contributi fondo perduto o finanziamenti?
Il MISE dà il via al bando per la valutazione di progetti di trasformazione digitale e innovazione tecnologica, a favore di imprese del settore manifatturiero ma anche commerciale e turistico. A partire da metà dicembre sarà possibile presentare progetti sia in forma singola sia in raggruppamenti di più PMI.
Chi sono i beneficiari?
Tutte le PMI italiane, a patto che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:
- Essere attive e iscritte al Registro delle Imprese;
- Operano prevalentemente o prioritariamente nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi a favore delle imprese manifatturiere. In via sperimentale, possono accedere anche le imprese che operano nel settore del commercio e/o nel settore del turismo;
- Hanno conseguito, durante l’ultimo esercizio a cui fa riferimento il bilancio depositato e approvato, un ricavo di almeno 100.000 euro;
- Non si trovano in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o procedura concorsuale.
Le PMI interessate, sia in forma singola che in raggruppamento di massimo 10 imprese, devono presentare dei progetti di innovazione tecnologica che verranno poi valutati ed eventualmente finanziati.
I progetti accettati, possono ottenere finanziamenti per gli aspetti di seguito elencati:
- Tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
- Tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori, oppure al software, o ancora alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio oppure ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Quali attività devono essere previste nei progetti presentati?
Due tipologie di attività:
- Attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione;
- Investimenti.
Ci sono limiti di spesa?
Si, sono previsti sia dei minimi che dei massimali. I progetti di spesa devono realizzati su tutto il territorio nazionale, e devono prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00.
Quale durata devono avere i progetti?
Non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, con possibilità di chiedere una proroga di 6 mesi.
In che maniera viene erogato il contributo?
Innanzitutto la concessione è pari al 50% dei costi ammissibili, che viene erogato in questa modalità:
- 10% sotto forma di contributo;
- 40% sotto forma di finanziamento agevolato.
Le risorse finanziarie, nel complesso, rientrano nel regime De Minimis.
In quanto tempo va restituito il finanziamento?
Entro 7 anni, tenendo conto che non vi sono interessi e che le rate sono semestrali con scadenza al 31 maggio e al 30 novembre.
A partire da quanto si possono presentare le domande?
A partire dalle ore 12 del 15 dicembre 2020. Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.
Hai altro da chiedere?
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.