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Dichiarazione dei redditi e pagamenti tracciabili: cosa cambia?

Dichiarazione dei redditi e pagamenti tracciabili: cosa cambia?

Siamo in prossimità della nuova dichiarazione dei redditi, e una novità in particolare sembra destinata a generare un certo malumore su milioni di contribuenti coinvolti dalla presentazione del 730.



La novità in questione è quella in merito all’obbligo di tracciabilità sul pagamento di alcune prestazioni. Quanto c’è di vero su questo argomento? E cosa dobbiamo aspettarci?

Qual è la novità sulle spese detraibili?

La novità più importante è senza dubbio l’obbligo di utilizzare metodi di pagamento tracciabili per poter portare in detrazione le spese sostenute. In caso di pagamento in contanti, infatti, non sarà possibile richiedere la detrazione della spesa sostenuta in fase di dichiarazione dei redditi.

Quali sono le spese su cui vale l’obbligo della tracciabilità?

Sono tante, e sono tutte quelle che danno diritto alla detrazione del 19%. Ad esempio la spesa per la palestra, gli asili nido, le donazioni, le spese per colf e badanti. Le rette scolastiche o universitarie, le assicurazioni sulla vita, il pagamento delle piscine e così via.

Quali sono gli strumenti tracciabili accettati?

Carte di debito, prepagate e di credito, bonifici bancari e assegni.

Su quali spese vale la nuova legge?

Vale su tutte le spese a eccezione di quelle sanitarie, che si possono continuare a pagare anche in contati.

Quali sono le spese mediche per cui vale il contante?

Sono le spese per i medicinali, le spese per i dispositivi medici e le spese per le prestazioni sanitari, sia presso le strutture pubbliche che presso quelle convenzionate.

Gli occhiali sono ricompresi tra le spese mediche?

Sì, al pari di tanti altri dispositivi medici.

Che succede se pago con una carta non intestata a me?

Su questo aspetto particolare, ma di enorme importanza, è intervenuta l’Agenzia delle Entrate che ha chiarito come le prestazioni fruite da un soggetto siano comunque a lui riconducibili sulla base dell’intestazione del documento fiscale anche qualora il pagamento sia avvenuto con la carta di altro soggetto. È il caso dei coniugi che si scambiano la carta per pagare prestazioni per l’altro.

Da quando sarà in vigore la novità?

A partire dalla dichiarazione del 2021 a valere sulle spese del 2020.

È vero che è attesa una deroga?

No, per il momento non è prevista alcuna deroga, anche perché la questione era stata inserita nella legge di bilancio del 2019 e quindi sarebbe necessario un intervento del governo. Tuttavia, è vero che la Consulta Nazionale CAF ha inviato una lettera al Ministero dell’Economia e delle Finanze per chiedere appunto una sospensione per l’anno in corso, ma la questione resta tutt’ora aperta e al momento non vi sono deroghe di alcun genere.

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