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Debiti INAIL: come richiedere la rateizzazione

Debiti INAIL: come richiedere la rateizzazione

Cosa succede se si accumulano debiti nei confronti dell'INAIL? È possibile richiedere una rateizzazione, in maniera da dilazionare la somma dovuta. Come si presenta la domanda? A quanto ammontano gli interessi? È possibile saldare il debito anticipatamente? Conseguenze per rate non pagate?



Nessuno vorrebbe averne, questo è certo, ma non sempre i debiti si contraggono per scelta, spesso si tratta di situazioni che si creano per motivi che possono andare dalle inadempienze alle situazioni di temporanea difficoltà economica.

Qualunque sia la motivazione, la buona notizia è la possibilità di rateizzare i debiti contratti con l’INAIL. Un vero e proprio beneficio che negli ultimi anni, a partire dal 2019, si è arricchito di importanti novità, una in particolare, che agevolano ulteriormente la gestione delle pratiche da parte dei datori di lavoro e degli intermediari.

Nel dettaglio di questo articolo andiamo a illustrare tutte le novità introdotte dalla determina 227.

Cosa può essere rateizzato?

Al di là delle novità, il primo aspetto – questo immutato – da prendere in considerazione è la natura dei debiti da poter rateizzare. In effetti per richiedere la dilazione direttamente all’Inail i debiti devono essere relativi esclusivamente a premi assicurativi e relativi accessori non iscritti a ruolo (ad esempio interessi e/o debiti per eventuali sanzioni civili). Per i debiti iscritti a ruolo, invece, la dilazione va richiesta all’agente della riscossione. Gli altri debiti ammessi riguardano i contribuiti, sia quelli scaduti sia quelli per i quali non è ancora decorso il termine di pagamento. In quest’ultimo caso ricordiamo che la rateizzazione può essere richiesta anche qualora il datore di lavoro abbia già fatto richiesta per un pagamento in 4 rate, l’importante che la domanda di rateizzazione sia presentata prima dell’ultimo giorno utile al pagamento.

Come si presenta la domanda?

Vediamo, appunto, qual è l’iter da seguire per presentare correttamente la domanda di rateizzazione. Questa dev’essere effettuata obbligatoriamente ed esclusivamente attraverso la procedura telematica prevista dal servizio Istanza di Rateizzazione raggiungibile sul sito internet dell’INAIL, può essere presentata in maniera diretta dal datore di lavoro o per il tramite di un intermediario.

In entrambi i casi è importante fare attenzione ai seguenti punti:

  • La domanda deve riportare l’ammontare totale per il quale si chiede la rateizzazione;
  • Deve essere indicato il numero di rate in cui si chiede di suddividere il debito;
  • Va specificato se ci si riferisce a debiti scaduti o correnti;
  • L’importo della singola rata, comprensiva di interessi, non può essere inferiore a 150 euro;
  • Non è possibile presentare, o avere attiva, più di una domanda di rateizzazione.

Se tutto viene fatto come da indicazioni fornite, la domanda sarà valutata dalla sede territorialmente competente rispetto alla sede legale dell’impresa e verrà emesso un piano di ammortamento correlato alle indicazioni fornite dal debitore.

È vero che ci sono sanzioni se non si paga già la prima rata?

Sì, è vero, perché i benefici si possono acquisire ma si possono anche perdere, soprattutto se non si fa attenzione a rispettare i vincoli imposti dalla procedura. La circolare dell’INAIL chiarisce infatti che qualora la prima rata non venga pagata o corrisposta solo in parte, il piano di ammortamento viene annullato e il debitore si vedrà inoltrare una richiesta di pagamento integrale del debito, il quale non potrà diventare oggetto di una nuova richiesta di rateizzazione.

Chi può chiedere la rateizzazione dei debiti INAIL?

In linea teorica la rateizzazione è possibile per tutte le aziende che abbiano contratto debiti nei confronti dell’Inail, e benché la presentazione della domanda sia abbastanza semplice e snella, va comunque specificato che vi sono delle condizioni che ogni azienda deve rispettare per poter accedere al beneficio della rateizzazione, anche alla luce di quanto riportato nel paragrafo precedente sull’annullamento del beneficio. Per poter accedere alla rateizzazione, allora, queste sono le condizioni:

  • L’azienda non dev’essere stata colpita da un provvedimento di revoca della rateizzazione nei due anni precedenti la presentazione della domanda;
  • L’azienda deve dichiarare di trovarsi in temporanea e obbiettiva difficoltà economica;
  • L’azienda dichiara di rinunciare a tutte le eccezioni che possono influire sull’esigibilità del credito da parte dell’INAIL nonché a tutte le opposizioni che possono sopraggiungere in sede civile.

Quanto può durare la rateizzazione?

La circolare dell’INAIL chiarisce, infine, che la rateizzazione può avere una durata massima di 24 mesi benché siano previste rateizzazioni di 36 e 60 mesi in caso di situazioni particolari che, per esempio, possono emergere in funzione dell’importo dovuto.

Stando sempre alla circolare dell’INAIL, la risposta da parte dell’ente viene emessa entro 10 giorni ed il pagamento della prima rata – questa è una delle principali novità – non va corrisposto in sede di presentazione di istanza, come avveniva in precedenza, ma entro 5 giorni dall’accoglimento della domanda.

A quanto ammontano gli interessi?

Gli interessi sul debito, sono del 6%, ma va tenuto conto che vengono rivalutati di anno in anno e che il debitore può, in qualsiasi momento, estinguere il debito versando il residuo in un’unica soluzione.

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