Per adeguare gli ambienti di lavoro alle necessità emerse con l’emergenza coronavirus sono necessari dei lavori utili a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei propri clienti. Ora è possibile ottenere un credito d’imposta.
L’emergenza da Covid-19 sta rendendo necessaria l’adozione di specifiche misure che dovrebbero garantire la sicurezza dei lavoratori e dei clienti da eventuali rischi di contagio.
Per questo motivo l’adeguamento, anche strutturale, degli ambienti di lavoro diventa un’assoluta necessità, per questo poter beneficiare del credito d’imposta può essere molto importante ai fini della sostenibilità dei lavori.
L’azione introdotta nel decreto Rilancio si rivolge a tutti i soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione in ambienti aperti al pubblico. Ma sono interessate anche le associazioni, le fondazioni e gli altri enti privati compresi gli enti del terzo settore.
Il credito di imposta per i lavori di adeguamento è pari al 60% delle spese sostenute durante il 2020 e comunque la cifra non può essere superiore agli 80.000 euro.
Sottolineiamo che il credito d’imposta è cumulabile anche con altre agevolazioni per le medesime spese ma è utilizzabile esclusivamente nel 2021 in compensazione.
Il decreto stabilisce che l’azione interessa tutti i lavori di adeguamento che siano utili per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus. Sono ammissibili anche le spese di carattere edilizio e più nello specifico il decreto elenca le seguenti tipologie di lavoro:
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