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Contributi a fondo perduto e mutui agevolati per nuove PMI agricole

Contributi a fondo perduto e mutui agevolati per nuove PMI agricole

Tante le novità per le PMI di giovani che subentrano in un’azienda agricola già avviata. Quali sono le agevolazioni concesse? A chi si rivolgono le novità? Qual è il tasso del mutuo agevolato? È previsto il fondo perduto? Quali sono le spese finanziabili?



La recente conversione in legge del Decreto Semplificazioni ha introdotto molte e interessanti novità per le nuove imprese che subentrano nella conduzione di un’azienda agricola già avviata. Erano già attive diverse agevolazioni su base regionale, e l’importanza della nuova normativa consiste proprio nell’aver uniformato la situazione per tutto il territorio nazionale.

Le novità sono tante, si vai dal contributo a fondo perduto ai mutui agevolati. Le agevolazioni mirano a favorire il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’impresa agricola, il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene e del benessere degli animali e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo e la modernizzazione dell’impresa agricola. Di seguito analizziamo tutti i cambiamenti.

A chi si rivolgono le nuove misure?

Alle PMI di recente costituzione che subentrano nella gestione di aziende agricole già avviate. Le imprese che richiedono l’agevolazione devono essere state costituite non più di 6 mesi prima della richiesta e devono occuparsi in via esclusiva di attività agricola.

Quali sono gli altri requisiti?

Oltre la data di costituzione, è necessario che l’impresa subentrante sia amministrata da un giovane di età compresa tra i 18 e i 40 anni, e che abbia la qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto. Il discorso è medesimo in caso di società, che devono essere costituite per oltre la metà dei soci da giovani del medesimo range di età.

A questi si aggiungono anche i requisiti dell’azienda cedente, la quale dev’essere operativa da almeno 2 anni, esclusivamente nel settore agricolo. L’azienda si può configurare sia sotto forma di ditta individuale che di società.

Come avviene il passaggio di proprietà?

Il passaggio dell’azienda nelle mani del subentrante deve avvenire per il tramite di un atto notarile. La cessione può essere sia a titolo oneroso che gratuito. Con la cessione si trasferiscono le responsabilità civili e fiscali a favore dell’azienda beneficiaria.

Cosa si inserisce nell’atto di vendita?

La cessione di tutti i beni dell’azienda agricola: i terreni, le attrezzature, le scorte vive e morte, i titoli Agea e i diritti di produzione.

La cessione dev’essere obbligatoriamente per sempre?

No, la modalità di cessione può essere anche provvisoria, realizzata sotto forma di affitto o di comodato. Se si opta per questa tipologia di cessione, è bene ricordare che la durata del contratto non può essere inferiore alla durata del mutuo agevolato.

In cosa consiste l’agevolazione?

È possibile richiedere un mutuo agevolato con tasso pari a zero. Il mutuo può coprire al massimo il 60% dell’intero investimento e non può durare oltre dieci anni, comprensivi del periodo di preammortamento.

È vero che è possibile ottenere anche un contributo a fondo perduto?

Si, in aggiunta al mutuo agevolato, l’azienda beneficiaria può richiedere un contributo che può essere massimo del 35% dell’intero investimento.

Quali sono le spese agevolabili?

Sono tante, le elenchiamo di seguito per maggiore chiarezza:

  1. Studi di fattibilità e analisi di mercato (massimo il 12% dell’intero investimento);
  2. Opere agronomiche di miglioramento fondiario;
  3. Costruzione o miglioramento di beni immobili;
  4. Oneri per il rilascio delle concessioni edilizie;
  5. Costi per allacciamenti impianti;
  6. Acquisto di impianti, macchinari e attrezzature;
  7. Servizi di progettazione;
  8. Costi relativi a beni pluriennali;

Acquisto di terreni (massimo il 10% dell’’intero investimento).

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