Il contratto di sviluppo è uno dei principali strumenti agevolativi a disposizione delle imprese con sede su tutto il territorio nazionale. In questo caso, nello specifico, l’agevolazione si rivolge alle imprese del settore agricolo.
Come accennato poc’anzi, si tratta del principale strumento agevolativo a sostegno delle imprese nazionali, che si esprime con finanziamenti agevolati oppure contributi diretti. Solitamente È costituito da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione che siano tra loro interconnessi.
Lo scopo, nello specifico dei contratti di sviluppo per le imprese agro industriali, è la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Tali contratti, possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, anche mediante l’attuazione di contratti di rete.
Il primo beneficiario è l’impresa proponente, la quale ha la responsabilità, una volta proposto il progetto, di garantire la coerenza tecnica e economica del Contratto. Poi i beneficiari sono le imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del Contratto. Infine vi sono i partecipanti a eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
I fondi sono gestiti da Invitalia, con la quale si dovrà interfacciare l’impresa proponente.
È lo strumento che consente a più imprese di collaborare tra loro per la proposta di un unico contratto di sviluppo.
Tutti i partecipanti al progetto devono garantire la soddisfazione dei seguenti requisiti:
Sono ammissibili esclusivamente i programmi che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Sostanzialmente 4 obbiettivi.
Quelli che prevedono la produzione di carburanti a partire da prodotti agricoli, quelli che prevedono un aumento della produzione non in linea con i limiti imposti da eventuali leggi comunitarie, progetti realizzati esclusivamente con lo scopo di uniformarsi alle norme europee oppure progetti di mera sostituzione.
I progetti non possono avere voci di spesa inferiori a 7,5 milioni di euro.
Il proponente deve intervenire con almeno 3 milioni di euro, mentre gli altri aderenti con non meno di 1,5 milioni di euro.
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
Gli incentivi sono diversi per i progetti a finalità ambientale.
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.