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Comuni montani in Abruzzo: assegni di natalità

Comuni montani in Abruzzo: assegni di natalità

Assegni di natalità per chi ha figli o ne adotta e vive in Comuni di montagna. È l'iniziativa della Regione Abruzzo per contrastare lo spopolamento dei comuni montani, che registrano un esodo crescente favore dei grandi comuni, in particolare quelli della costa.



La Regione Abruzzo ha concesso un assegno di natalità per tutte le famiglie che, a partire dal primo gennaio 2022, hanno messo al mondo, adottato o preso in affidamento bambini.

L'assegno, erogato a cadenza mensile, è percepibile dal momento della nascita del minore fino al compimento del terzo anno di vita, oppure a partire dall'ingresso nel nucleo familiare del figlio in affido o in adozione sempre fino al terzo anno. Il tetto massimo annuo dell'assegno è pari a 2500 euro.

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I requisiti che le famiglie devono possedere per potervi accedere sono: abitare in un piccolo comune di montagna all'interno della Regione Abruzzo, oppure trasferire e tenere la residenza per almeno cinque anni in uno di questi piccoli comuni; possedere un ISEE non superiore ai 25000 euro annui; non essere degli abusivi occupanti di un pubblico immobile.

La Giunta regionale ha redatto un testo che mette in elenco tutti i comuni possessori delle caratteristiche necessarie per essere coinvolti nell'iniziativa.

Tutti i genitori e affidatari interessanti a beneficiare dell'assegno di natalità possono presentare la richiesta accedendo al sito istituzionale regionale sportello.regione.abruzzo.it con le credenziali SPID dell'identità digitale del richiedente. Da qui verranno rimandati in un'apposita sezione dove potranno scaricare e compilare il modulo digitale.

L'importante è rispettare i tempi di scadenza, e cioè presentare la domanda non oltre 90 giorni dalla nascita del bambino o dalla presa in affido o adozione del minore.

L'introduzione dell'assegno è un'iniziativa avvallata dalla Legge Regionale n. 32 del mese di dicembre 2021, in un'ottica di incremento della natalità e della densità abitativa, per cercare di frenare un triste processo di declino demografico che sta investendo molte aree di montagna e periferiche. L'assegno, inoltre, è volto anche a dare una spinta rivitalizzante e propulsiva al tessuto economico e sociale di quelle stesse aree marginali, che lentamente stanno perdendo anche i servizi essenziali.

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