La raccolta di capitali online per operazioni immobiliari, in Italia gode di ottima salute. Già nel 2019 i dati avevano mostrato una tendenza super positiva, e il 2020 conferma lo stesso andamento, nonostante la pandemia che ha penalizzato l'economica di tutta la nazione.
L’associazione delle parole crowdfunding e immobiliare a qualcuno potrà sembrare qualcosa di nuovo, in realtà stiamo parlando di un business largamente consolidato, che mette in movimento ingenti quantità di capitali e coinvolge un numero crescente di operatori e di piattaforme per la raccolta dei fondi.
Crowdfunding è un finanziamento collettivo attuato da un gruppo di persone che utilizzano i propri captali per finanziarie una o più operazioni finanziarie. Si può applicare a qualsiasi contesto, dallo sviluppo di un prodotto alla realizzazione di un progetto imprenditoriale, per finanziare attività sociali o culturali ma anche per operazioni immobiliari, come nel caso di questo articolo.
L’immagine di seguito ci mostra l’andamento della raccolta fondi mediante il crowfunding (equity e lending). Si coglie immediatamente l’andamento virtuoso che non ha subito contraccolpi nemmeno a causa della pandemia di coronavirus, a dimostrazione di uno stato di salute assolutamente eccellente.
Nato in sordina, il crowdfunding immobiliare ha consolidato la sua attenzione verso gli investitori, soprattutto piccoli, e il fatto che il lending stia procedendo meglio dell’equity non è affatto casuale. La moltiplicazione di piattaforme che sui canali del web consentono di fare rete tra i piccoli investitori, ha contribuito a far schizzare verso l’alto l’asticella azzurra già nel primo trimestre del 2020. Inutile dire che le aspettative per i prossimi mesi sono altrettanto alte.
Non è scopo di questo articolo entrare in dettagli tecnici sul funzionamento finanziario, legale e tecnologico del cwrodfunding immobiliare, per questo ci limiteremo a una spiegazione “for dummies”: singole piattaforme online propongono singole operazioni immobiliari ai propri utenti investitori. Le operazioni possono riguardare una ristrutturazione di pregio di un edificio ricadente in un’ottima zona, oppure l’acquisto e la rivendita di un terreno, la costruzione di un edificio ex-novo. Non ci sono limitazioni in questo senso. Gli utenti sono chiamati a investire i loro capitali per finanziare l’operazione, in cambio di un rendimento che può variare in funzione della durata dell’investimento, eventuali commissioni a favore della piattaforma, la cifra che è stata investita e le tasse previste dalla legge.
Il rendimento per chi decide d'investire in un’operazione di crowdfunding immobiliare non è semplice da calcolare, visto l’alto numero di variabili, tuttavia possiamo farci un’idea dei guadagni se teniamo conto che i tassi di rendimento proposti dalle diverse piattaforme possono andare da un minimo del 6% fino anche a un massimo del 18% calcolato sulla somma investita. Insomma, tassi di rendimento estremamente allettanti, molto difficile da trovare in altri strumenti finanziari. Dovrebbe bastare questo a spiegare il grande successo di questa forma d'investimento. Altra cosa a cui bisogna fare attenzione, quando si sceglie su cosa investire, non è soltanto il tasso di rendimento ma anche la durata dell'investimento, ovvero tutto il tempo durante il quale il tuo capitale sarà bloccato e non utilizzabile.
Investimento. Questo è un concetto che devi avere molto chiaro: il crowdfunding immobiliare è una forma d'investimento e in quanto tale, si tratta di qualcosa che comporta un rischio. Tale rischio, ovviamente, coincide con la perdita di tutto il capitale.
Tuttavia, l’esperienza potrebbe insegnarti che si tratta di una delle forme d'investimento più sicure, in quanto non mancano piattaforme che, a fronte di tassi più bassi, propongono operazioni equipaggiate da un certo grado di affidabilità. Ma anche in quest’ultimo caso, non vi è alcuna garanzia di salvare il capitale investito.
Questo è un altro punto che spiega il successo del crowdfunding immobiliare e non solo. L’aspetto positivo, infatti, consiste nel fatto che l’intero investimento viene realizzato attraverso l’apporto di tante piccole quote. Sulla maggior parte delle piattaforme, non vi sono particolari condizioni per poter diventare investitori, può bastare anche partecipare con una quota da € 500. Certo, ci sono anche piattaforme che impongono un contributo più alto ma nel complesso, l’insieme delle piattaforme consente a tutti di accedere a questa forma d'investimento.
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