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BonuSicilia: il bando della Regione Sicilia per le microimprese

BonuSicilia: il bando della Regione Sicilia per le microimprese

Contributo a fondo perduto per le microimprese siciliane. Come sono distribuiti fondi su base provinciale? È vero che le domande saranno valutate in ordine cronologico? Il bando BonuSicilia si rivolge anche agli albergatori? Perchè ci sono due finestre temporali per presentare la domanda?



Anche la Regione Sicilia emana un bando per sostenere le imprese della regione, duramente colpite dagli effetti economici prodotti dalla pandemia di Covid-19. Nonostante la stagione estive abbia fatto registrare una buona statistica sul fronte del turismo, è inevitabile che le imprese, in particolare quelle più piccole, stiano facendo ancora difficoltà a recuperare i mesi di mancato fatturato.

Per questo motivo la Regione Sicilia ha emanato un bando dal nome evocativo, che si rivolge in maniera specifica alle microimprese, a cui viene riservato un contributo a fondo perduto.

Chi sono i beneficiari del bando BonuSicilia?

Le microimprese artigiane, commerciali, industriali, alberghiere e di servizi che rientrano tra i codici Ateco elencati nell’allegato 1 del bando.

Gestisco una piccola catena di alberghi distribuiti sul territorio regionale, posso presentare più di una domanda?

No, il bando stabilisce che ogni partita iva, a cui è riconducibile un’unica società, può presentare una sola domanda. Non solo, il bando stabilisce che in caso di più sedi, in ogni caso, il bando può essere presentato esclusivamente in riferimento alla provincia in cui ricade la sede legale.

Quali sono i requisiti per partecipare?

Oltre ad essere classificata come microimpresa, è necessario che siano rispettati i seguenti requisiti:

  1. Non presentare caratteristica di impresa in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019;
  2. Non essere in liquidazione, scioglimento o in procedura di fallimento;
  3. Essere in regola con la normativa antimafia e non avere soci condannati;
  4. Essere in possesso del DURC;
  5. non è stata destinataria, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;

A quanto ammonta il beneficio concesso?

Ogni impresa può ricevere un contributo a fondo perduto che si differenzia in base ad alcune condizioni:

  1. Una tantum pari a 5.000 euro, per le imprese costituite ed avviate dopo il 31/12/2018;
  2. Una tantum pari a 6.000 euro, per le imprese costituite ed avviate prima del 01/01/2019 e che, nell’anno di imposta 2018, si trovavano in regime fiscale forfettario;
  3. una tantum pari a 5.000 euro più un importo pari al 40% del fatturato medio di due mesi (periodo standard di chiusura delle attività), calcolato sulla base del fatturato/volume d’affari anno 2018, come da dichiarazione IVA (anno 2018) per le imprese costituite ed avviate prima del 01/01/2019 e che, nell’anno di imposta 2018, si trovavano in regime fiscale ordinario, nel rispetto del limite massimo complessivo di € 35.000,00.

Come avviene la valutazione delle domande?

Le domande saranno analizzate a sportello secondo una procedura automatica. Ciò vuol dire che l’accesso al contributo è subordinato a due fattori:

  1. La data di presentazione della domanda;
  2. Le risorse ancora disponibili;

Secondo il punto 1 vuol dire che le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, quindi qualora dovessero finire le risorse disponibili, restano fuori le domande che portano la data di consegna più lontana rispetto all’apertura del bando.

Qual è la dotazione finanziaria del fondo?

Il fondo è stato finanziato complessivamente con 125.000.000 di euro, ma le risorse sono state spalmate sul territorio regionale sulla base dei coefficienti di densità della popolazione. In questo modo la distribuzione dei fondi appare così parcellizzata:

  1. Agrigento 10.808.563,50 euro;
  2. Caltanissetta 6.560.926,94 euro;
  3. Catania 27.799.990,34 euro;
  4. Enna 4.085.009,09 euro;
  5. Messina 15.616.691,25 euro;
  6. Palermo 31.280.832,30 euro;
  7. Ragusa 8.081.433,50 euro;
  8. Siracusa 9.989.035,73 euro;
  9. Trapani 10.777.517,35 euro;

Fino a quando è possibile presentare la domanda di partecipazione?

Premesso che le istanze andranno compilate obbligatoriamente ed esclusivamente online, va precisato che la presentazione della domanda si articola in due fasi:

  1. Prima fase, compilazione dell’istanza: dal 21 settembre 2020 alle ore 9:00 fino alle 23:59 del giorno 4 ottobre 2020;
  2. Seconda fase, invio dell’istanza: dal 5 ottobre alle ore 9:00 fino alle 23:59 del giorno 9 ottobre 2020.

È durante la seconda fase che si stabilisce l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il sistema della Regione Sicilia è stato predisposto per accettare domande pari al 120% della dotazione finanziaria complessiva, raggiunto questo limite il sistema viene spento e non accetterà altre domande, anche se non ancora sopraggiunta la scadenza del 9 ottobre.

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