Il settore della moda a breve potrà contare su un credito d'imposta a compensazione delle giacenze di magazzino, e quindi del calo di fatturato, registrato alla fine del 2020. Quali sono le imprese beneficiare? Su cosa si calcola il credito? Qual è l'aliquota riconosciuta di credito d'imposta?
Sostenere il settore stagionale del settore moda con un credito d’imposta calcolato sulle rimanenze di magazzino. Questo l’obbiettivo del nuovo bonus su cui si attendono i decreti attuativi ma su cui vi è già una certa chiarezza.
In un credito d’imposta pari al 30% calcolato sulle rimanenze di magazzino al 21 dicembre 2020.
È necessario confrontare il valore della giacenza al 31 dicembre 2020, con la media delle giacenze registrate nelle annualità 2017, 2018 e 2019. Se il valore della giacenza al 31 dicembre 2020 eccede quello medio ricavato dai 3 anni precedenti, allora si può accedere al credito d’imposta del 30%.
No, siamo in attesa dei decreti attuativi che dovrebbero uscire a breve.
Sì, il bonus moda, qualora percepito, contribuisce alla formazione della base imponibile.
Le imprese che lavorano nell’industria tessile e della moda, nella pelletteria e nella produzione calzaturiera.
Il 30% si calcolare sulla parte eccedente le rimanenze del 2020 rispetto alla rimanenza media calcolata sugli anni precedenti.
Fino a esaurimento. Il fondo è di 45 milioni di euro.
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