Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha adottato il decreto che renderà obbligatorio, a partire dal 1° gennaio 2019, il BIM (Building Information Modeling) per le opere da 100 milioni di euro ed oltre. Gradualmente, e fino al 2025, per quelle di importo inferiore.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha ufficialmente adottato il decreto del 1 dicembre 2017, n. 560 che stabilisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, meglio conosciuti come BIM (Building Information Modeling).
Per i non addetti ai lavori, il BIM è un metodo per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l'ausilio di un software.
Il decreto, come si legge nella nota pubblicata sul sito ministeriale, entrerà in vigore 15 giorni dopo la comunicazione ufficiale, avvenuta il 12 gennaio 2018; sarà quindi pienamente operativo a partire dal 29 gennaio 2018.
L'obbligatorietà per l'adozione del BIM, invece, è differita al 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori: dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni, dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni, dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni, dal 2023 per le opere oltre 1 milione, dal 2025 per tutte le nuove opere.
Il decreto ministeriale, all'Art.3, disciplina anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno:
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