Si riparte con il secondo sportello per la presentazione di progetti di investimento nell’acquisto di beni a favore delle imprese manifatturiere. Sono 5 le Regioni italiane interessate, per un bando che consente di ottenere un finanziamento agevolato e un contributo in conto impianti.
Lo scopo del bando è quello di favorire programmi di investimento per favorire la transizione tecnologica per le aziende che lavorano nel settore manifatturiero. Non si rivolge a tutte le Regioni Italiane ma solo ad una manciata di territori presenti nel Sud Italia. Nello specifico, le Regioni interessate sono le seguenti:
Il bando consente di accedere ad un fondo di oltre 130 milioni di euro.
Al bando possono partecipare tutte le PMI che soddisfino una serie di requisiti. Ovviamente devono essere imprese operanti e iscritte regolarmente al Registro delle imprese. Devono essere in regola con la normativa edilizia e urbanistica, con la normativa del lavoro e con gli obblighi contributivi. Non devono risultare come imprese in difficoltà. L’accesso è consentito anche alle imprese che si presentano sotto forma di rete di imprese. Inoltre vale ricordare che il bando è aperto anche ai liberi professionisti. Le imprese ammesse a partecipare sono tutte quelle del settore manifatturiero, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.
I progetti che è possibile presentare non devono avere una spesa inferiore a euro 400.000 e non superiore a euro 3.000.000. Inoltre la loro realizzazione può avvenire esclusivamente nei territori localizzati nelle Regioni indicate e devono prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. I beni oggetti del progetto, devono essere di nuova acquisizione. Ogni progetto presentato dev’essere completato entro 12 mesi dall’accettazione del progetto stesso.
Le spese ammissibili possono riguardare immobilizzazioni materiali e immateriali, beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni, beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Tutti i pagamenti devono essere eseguiti con metodi tracciabili e dimostrabili.
L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti e un finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
Il finanziamento agevolato deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7.
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