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Attività di Impresa: il progetto del CNDCEC per i Commercialisti

Attività di Impresa: il progetto del CNDCEC per i Commercialisti

Tra pochi giorni sarà il termine ultimo per l’iscrizione al progetto Attività di Impresa, l’iniziativa voluta dal Consiglio Nazionale dei commercialisti e dei contabili per la creazione di reti di professionisti esperti su specifici settori, definiti cluster.



Il tema della creazione di una rete di professionisti esperti, in questo caso commercialisti e contabili, ci sta particolarmente a cuore. Del resto sono anni che offriamo servizi per la creazione di un network digitale multidisciplinare, quale è Know How. Per questo l’imminente scadenza, fissata al 15 maggio 2020, per l’iscrizione al progetto “Attività di Impresa” ci è sembrato degno di nota, e in linea con la nostra personale battaglia di sviluppo di una consulenza professionale smart, come è diventato comune in questi tempi di coronavirus.

Progetto Attività di Impresa: che cos’è?

Si tratta di un progetto fortemente voluto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che ha visto la luce già un anno fa e che in questi giorni sta per completare un primo ciclo, per poi entrare nel vivo. Il senso di questo progetto è quello di creare dei network di professionisti specializzati su specifici settori del fare impresa ma da formare sul piano tecnologico, e non solo, al fine di poter offrire una consulenza specializzata a favore delle imprese, in merito a 4 settori differenti, definiti cluster.

I cluster della consulenza specializzata

Il Consiglio ha individuato 4 differenti settori, che sono definiti cluster economici nazionali, ovvero 4 settori economici particolarmente rappresentativi del tessuto economico italiano e che rappresentano, complessivamente, quasi 2 milioni di imprese (di cui 420 mila società di capitali) e un totale di circa 7,3 milioni di addetti, per un fatturato di oltre 1.477 miliardi di euro (Fonte: Il Sole 24 Ore). I 4 cluster sono:

  1. Made in Italy;
  2. Edilizia e Ambiente;
  3. Economia del mare e logistica;
  4. Sanità.

I requisiti per iscriversi?

Come già accennato, i professionisti iscritti all’ordine possono iscriversi in uno dei cluster definiti dal Consiglio ma l’iscrizione non è possibile in maniera incondizionata in quanto legata a specifici requisiti. Infatti i commercialisti devono dimostrare di avere almeno 3 anni di esperienza nel settore prescelto o anche più di uno. Oppure, se non sono presenti i 3 anni, devono aver ottenuto almeno 2 incarichi, negli ultimi 3 anni, in società appartenenti al cluster scelto, ad esempio come revisore, sindaco o come consulente specialistico.

La formazione per entrare nel network

L’iscrizione va fatta entro il 15 maggio, ed è stata prorogata a questa data in seguito all’emergenza coronavirus. L'iscrizione prevede la somministrazione di un questionario per la valutazione delle competenze, dimensione dello studio e peso del fatturato per il cluster scelto. In seguito all’iscrizione, si avvierà la fase formativa (già da fine giugno) che sarà strutturata inizialmente con seminari gratuiti per poi arrivare ai corsi con le scuole di alta specializzazione che si occuperanno di organizzare master di 200 ore e corsi avanzati, per un costo di circa 1000 euro.

Il punto di arrivo?

Obbiettivo di tutto questo processo, come specificato, sarà la creazione di un network di professionisti per ciascun cluster, con la creazione di una infrastruttura tecnologica per la condivisione di documenti, pareri e progetti tra i partecipanti alla rete.

A quali aziende si rivolgono i cluster?

Di certo, come specificato dal suo promotore Giuseppe Laurino, la rete di professionisti non si rivolge alle grandi aziende strutturate ma alle piccole aziende che necessitano di assistenza per potenziare determinati settori strategici, un esempio potrebbe essere l’export. Lo sappiamo bene anche noi di Know How, visto che l’app per le consulenze professionali è stata sviluppata proprio con il medesimo obbiettivo, eppure abbiamo individuato non poche criticità nella predisposizione dei professionisti ad una consulenza di alto livello in forma smart, digitale o che dir si voglia.

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