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Art Bonus: imprese e privati mecenati del patrimonio culturale

Art Bonus: imprese e privati mecenati del patrimonio culturale

Imprese e privati cittadini possono diventare mecenati del patrimonio culturale italiano, potendo contare sul credito d'imposta sulle erogazioni. A quanto ammonta il credito d'imposta? È vero che è previsto un tetto massimo di credito ottenibile? A chi posso indirizzare le mie erogazioni?



La nuova emergenza da Covid-19 ha riportato all’attenzione i problemi che incidono sul panorama culturale italiano. Questo ci ha ricordato che è sempre in vigore l’Art Bonus, ovvero un credito di imposta a favore dei mecenati privati che effettuano erogazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.

A quanto ammonta il credito d’imposta?

Il mecenate può ottenere un credito pari al 65% dell’erogazione.

Quali sono gli interventi a cui rivolgere la mia erogazione?

Premesso che presso il Ministero è stato istituito un elenco di enti, fondazioni o soggetti che è possibile sostenere con le proprie erogazioni, le tipologie di interventi finanziabili sono 3:

  1. Manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
  2. Sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione ed altri Enti dello spettacolo (come previsto dalla norma);
  3. Realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo.

Solo i privati possono usufruire del credito d’imposta?

No, assolutamente. Il credito è riconosciuto a privati, Enti non commerciali e imprese di qualsiasi dimensione.

Come posso registrare la mia erogazione?

La procedura di erogazione prevede innanzitutto di prendere contatto con il beneficiario, effettuare l’erogazione e successivamente comunicarlo al Ministero dei Beni Culturali per essere inserito nell’elenco dei mecenati. Vale ricordare che le erogazioni sono possibili solo tramite mezzi di pagamento tracciabili: bonifici, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari o assegni circolari.

Se voglio sostenere un Ente non presente nell’elenco?

Il Ministero ha predisposto un form tramite il quale segnalare eventuali enti non presenti nell’elenco attualmente in utilizzo. Questo consentirà di avviare una procedura di inserimento nell’elenco e quindi poter perfezionare, in un secondo momento, l’erogazione.

È vero che c’è un limite di credito d’imposta spettante?

Si è vero. Per le persone fisiche e gli enti non commerciali, il credito d’imposta spettante, al netto di quel 65% a cui abbiamo accennato in precedenza, non può comunque essere superiore al 15% del reddito imponibile. Per le imprese, invece, il tetto massimo è pari al 5 per mille dei ricavi annui.

Come viene fruito il credito maturato?

Il credito viene ripartito in 3 quote annuali di pari valore. Il suo utilizzo varia a seconda della tipologia del soggetto:

  1. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa il credito è utilizzabile in compensazione mediante il modello F24;
  2. Per i privati e gli enti non commerciali l’utilizzo avviene in fase di dichiarazione dei redditi

Se durante l’anno non utilizzo una delle quote spettanti?

La legge stabilisce che può essere utilizzata anche in anni successivi.

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