L'Agenzia delle Entrate ha comunicato la disponibilità del modello DST, per il pagamento della Digital Services Tax, l'imposta sui servizi digitali. Quali imprese devono pagarla? Qual è l'aliquota? Su quali servizi digitali si applica l'imposta? Entro quale data è necessario pagare?
L’imposta sui servizi digitali era stata istituita nel 2018 con la legge 145, poi rettificata dalla 160 del 2019. La novità per questo 2021 consiste nell’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate del modello DST, per la dichiarazione e il calcolo di quanto dovuto dall’impresa.
L’aliquota è fissata al 3%, ma solo su alcuni servizi digitali realizzati da imprese di rilevanti dimensioni.
L’imposta è a carico di aziende, anche non residenti, che abbiano ricavi per 750 milioni di euro ma a condizione che abbiano conseguito almeno 5,5 milioni di euro di ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati in Italia.
L’imposta sui servizi digitali si inizierà a pagare nel 2021 per servizi del 2020.
Innanzitutto spieghiamo ai lettori che Digital Services Tax e Imposta sui Servizi Digitali sono la stessa cosa. Detto ciò, i servizi su cui si applica sono i seguenti:
Su questo vi è stata una recente proroga. I versamenti vanno effettuati entro il 16 marzo 2021 mentre la dichiarazione entro il 30 aprile 2021.
Per via telematica tramite Entratel o Fisconline oppure tramite il software Modello DST.
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