Il Blog di Know How

Soluzioni per imprese e privati
Blog / Amministratore di sostegno: chi può beneficiarne?

Amministratore di sostegno: chi può beneficiarne?

Amministratore di sostegno: chi può beneficiarne?

Quando si parla di Amministratore di sostegno si pensa a persone anziane non autosufficienti. In verità la casistica è più ampia, per questo è utile passare in rassegna le diverse situazioni in cui può essere utile richiedere un amministratore di sostegno per un proprio caro o un conoscente.



Che i destinatari di un amministratore di sostegno siano tanti, lo si evince anche dalla definizione normale impiegata: i destinatari sono persone che accusano nella loro sfera uno o più deficit, più o meno profondi, che investono la persona sul piano fisco, emotivo, psichico, sensoriale, anagrafico o qualsiasi altro aspetto che rende complicato lo svolgimento di attività importanti in forma autonoma. Le attività possono essere di natura personale o patrimoniale ma comunque fanno riferimento all’impossibilità di esercitare un proprio diritto.

Vale precisare che per essere destinatari di un amministratore di sostegno non è obbligatorio essere colpiti da una qualche menomazione psichica o fisica. Bisogna, cioè, abbandonare l’idea di una lettura strettamente medica.

Quindi sì l’amministratore di sostegno per le persone affette abitualmente da infermità mentale, come era già previsto in passato, ma bene l’amministratore anche per coloro che magari non subiscono un danno del genere e magari sono impossibilitati anche per periodi brevi o brevissimi della giornata a scegliere coscientemente ciò che è meglio per sé stessi.

Ecco, nell’ultimo passaggio del periodo precedente anche noi abbiamo introdotto un concetto facilmente equivocabile. Infatti, per ottenere l’amministratore di sostegno, non è necessario che vi sia una problematica di scelta consapevole per via di qualche menomazione mentale. Infatti l’istituto è previsto anche per coloro che magari soffrono soltanto di un qualche problema fisico e che magari non avrebbero alcun problema a vivere consapevolmente la società civile.

Se poi affrontiamo la questione dal punto di vista anagrafico, i concetti appena espressi si rafforzano ancora di più nella misura in cui anche la persona anziana sana – priva cioè di menomazioni fisiche o psichiche – può giovare di un amministratore di sostegno, laddove subentrino delle problematiche che non consentono di esprimere appieno la propria esistenza e la propria volontà, fosse anche per un banale problema di deambulazione che priva la persona di movimenti fluidi.

Ovviamente la legge stabilisce un minimo di problematica affinchè si possa usufruire dell’amministratore di sostegno, affinchè si eviti un abuso di questo ufficio.

A questo aspetto fanno da contraltare due situazioni interessanti: in primo luogo può accadere che alla persona pur con problematiche psichiche riesca a gestire consapevolmente la propria esistenza e quindi rifiuti l’amministratore di sostegno. Così come, invece, si potrebbe riconoscere la necessità di un amministratore alla persona semplicemente fragile sul piano psichico ma che lamenta una incapacità a gestire autonomamente e consapevolmente le proprie cose. Quest’ultimo concetto si può applicare anche alla persona perfettamente sana sul piano della salute ma che soffre di eccessiva ingenuità.

Vi sono numerosi casi, che non si basano su problemi di salute, e che si possono elencare come esempi di applicazioni particolari dell’amministratore di sostegno: pensiamo alla persona prodiga, eccessivamente generosa, oppure al tossicodipendente, la persona interdetta o, infine, il minore.

Quest’ultimo è senza dubbio il caso più ricorrente, tenendo conto che nel caso in cui i genitori siano morti o siano stati giudizialmente dichiarati decaduti dalla potestà genitoriale, o altrimenti privati o sospesi dall’esercizio di essa, i poteri di rappresentanza e di cura del minore sono affidati ad un tutore.

Hai altro da chiedere?

Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.





L'autore
  • redazione-know-how-2-2021-06-04_11-27-58-foto-profilo-know-how.jpg
    Redazione Know How  Reply

    Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
    Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.

Fai la tua domanda