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Alla faccia delle procedure snelle previste dal Decreto Cura Italia

Alla faccia delle procedure snelle previste dal Decreto Cura Italia

In attesa di ricevere disposizioni più precise, molti Istituti di Credito hanno iniziato ad inviare alla propria clientela la check list di ciò che l'imprenditore deve predisporre al fine di avviare l'istruttoria per l'ottenimento del finanziamento garantito dallo Stato.



Ad oggi 14 Aprile (alla faccia dell'urgenza) non sono ancora state implementate dalla stragrande maggioranza degli istituti di credito, le procedure informatiche idonee a recepire le disposizioni del  Decreto Legge del 17 marzo 2020 n.18 art.49 ( c.d. Decreto Cura Italia)

Nell'attesa che  ciò avvenga, molti istituti si stanno portando avanti richiedendo alla propria clientela qualche documento utile e necessario ad avviare l’istruttoria, specificando a scanso di equivoci che trattasi di "pratica che seguirà il normale iter di valutazione del merito creditizio".

Per rendere facile e fruibile ciò che il Nostro Governo ha deciso, ecco cosa bisogna predisporre per l'istituto di credito:

  • bilancio definitivo 2019;
  • situazione provvisoria a marzo 2020;
  • elenco affidamenti in essere;
  • relazione dell’Amministratore che illustri l'andamento dell’Azienda, facendo particvolare riferimento a:
    • all'attività ed al settore di appartenenza;
    • periodo di fermo subito;
    • previsione per la riapertura;
    • gestione dei lavoratori durante il fermo (in CIG o altro);
    • gestione dei costi da servizi (affitti; leasing; consulenze; ecc);
  • fatturato a marzo 2020 rapportato a marzo 2019;
  • fatturato stimato per il break-even point;
  • crediti verso i clienti a marzo 2020 con indicazione delle scadenze posticipate e delle principali controparti;
  • debiti verso fornitori a marzo 2020 con indicazione delle scadenze posticipate e delle principali controparti;
  • analisi prospettiche per il 2020 in rapporto all'attuale emergenza COVID, specificando:
    • le commesse che ragionevolmente si potranno concretizzare indicando le controparti;
    • il grado di elasticità dei costi di gestione;
    • entità dei crediti e dei debiti di fornitura;
    • il fabbisogno finanziario per tutto il 2020;
    • le azioni intraprese con gli istituti di credito;
    • eventuali rafforzamenti patrimoniali previsti da parte di soci.

Considerando che le aziende che ne faranno richiesta sono ad oggi "Chiuse", è importante capire come potranno mai predisporre in poco tempo, una cosi imponente documentazione. FORSE E' IL CASO CHE L'ABI INTERVENGA SUBITO PER SNELLIRE LA PROCEDURA PER POTER FRUIRE DI QUANTO STABILITO DAL GOVERNO.

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L'autore
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    Consulente Aziendale  Reply

    Fondatore e CEO di Know How, Vincenzo Ciulla è laureato in Economia e Commercio alla "Cattolica di Milano". Esperto in risanamento di imprese operanti nei settori agro-industriale, lusso, immobiliare, gdo. Inizia la propria carriera in Price Water House Coopers Spa di Milano dedicandosi prima alla revisione contabile di aziende quotate, poi al Transaction Services. È stato responsabile M&A di un fondo di private equity di diritto belga. È stato co-fondatore di Ferax Merchant Spa, specializzata nelle attività di turnaround. È stato Amministratore Delegato della Lazzaroni & C. Spa e della Sapori Italia Srl. Nel 2009 fonda Korion, società specializzata nella consulenza straordinaria di impresa, di cui è amministratore unico. Nel 2016 fonda la Fuddria Srl con cui inizia l'avventura di Know How.

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