Sostenibilità ed economia circolare per aumentare la competitivià delle aziende italiane. Questo l'obbiettivo del bando del MISE. A quali imprese si rivolge? In cosa consiste l'agevolazione? Quali sono i progetti ammissibili e quali i costi finanziabili? Come si presenta la domanda?
Il Ministero dell’Economia e dello Sviluppo ha dato seguito al Fondo istituito con il decreto Legge dell’11 giugno 2020 con cui si stabiliva la volontà di contribuire a progetti di ricerca e sviluppo finalizzati a rendere più competitivo l’economia circolare.
Quello di promuovere attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare. Il fine è promuovere nuove soluzioni per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, in maniera che le risorse si possano utilizzare il più possibile e si riesca a ridurre la produzione dei rifiuti.
Le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca.
Si, è possibile presentare progetti di gruppo. In questo caso sono ammessi anche organismi di ricerca, pubblico o privati, in qualità di co-proponenti.
Sono le 6 le finalità che un progetto deve perseguire, tutte o anche solo una di esse:
Vi sono 3 requisiti, ogni progetto:
Le domande si possono presentare esclusivamente online a partire dal 10 dicembre 2020, sempre se si è proceduto alla precompilazione.
Per le imprese l’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato che copre il 50% delle spese e dei costi ammissibili. A questo si aggiunge un contributo alla spesa secondo le percentuali di seguito riportate:
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Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.