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Affitto di immobili ad uso commerciale: usufruire del credito d’imposta

Affitto di immobili ad uso commerciale: usufruire del credito d’imposta

La locazione degli immobili da parte delle imprese, in particolare quelle micro e piccole, rappresenta un problema enorme generatosi a causa del coronavirus. Quali sono le possibilità, le agevolazioni per superare questo ostacolo?



Le imprese che hanno dovuto chiudere la propria attività a causa della diffusione del coronavirus hanno affrontato immediatamente due problemi che hanno eroso il conto bancario: la mancanza di fatturato, quindi la mancanza di entrate, e l’impossibilità di sospendere certe spese di gestione.

Il problema delle locazioni durante il Covid-19

Se l’assenza dagli ambienti di lavoro ha permesso di azzerare le bollette dei consumi, almeno in parte, lo stesso discorso non si può fare per la locazione ad uso lavorativo. In questo caso, i proprietari degli immobili hanno preteso il pagamento delle mensilità, benché vi fosse una situazione di palese disagio a danno degli imprenditori.

A chi si rivolge?

Il credito di imposta per le locazioni a uso non abitativo si rivolge ai soggetti che esercitano attività d’impresa, agli artigiani e anche ai professionisti titolari di uno studio ma anche alle attività che lavorano nell’ambito del turismo.

Quali sono i requisiti di fatturato?

Sul fatturato si individuano ben 2 criteri. In primo luogo nell’anno 2019 il fatturato non deve essere stato superiore ai 5 milioni di euro, ad eccezione, come specificato in fondo, delle imprese turistiche. Per tutte le imprese, invece, oltre al limite dei 5 milioni di euro, un altro aspetto utile per poter beneficiare del credito è relativo anche al fatturato del 2020 durante i mesi della pandemia. Infatti la riduzione, per i mesi interessati, deve essere almeno del 50% rispetto agli stessi mesi dell’anni precedente.

In cosa consiste il beneficio?

Viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing  o di concessione sottoscritto per immobili ad uso non abitativo ma destinati all’esercizio di attività di impresa di tipo:

  1. Industriale;
  2. Commerciale;
  3. Artigianale;
  4. Agricola,
  5. Di interesse turistico;
  6. Autonomo

L’aliquota scende al 30% qualora si tratti di affitto d’azienda.

Il credito può essere fruito anche dagli enti non commerciali, enti del terzo settore, e gli enti religiosi qualora gli spazi in locazione ad uso non abitativo siano utilizzati per lo svolgimento delle attività istituzionali.

Quali mesi copre il credito di imposta per le locazioni?

Il decreto stabilisce che il credito di imposta al 60% vale per le locazioni in essere nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio.

Affitto per alberghi e agriturismi

Il credito d’imposta, nelle forme prima analizzate, segue delle indicazioni leggermente differente se l’attività di impresa è svolta per mezzo di strutture alberghiere o agriturismi. In questo caso, l’aliquota del 60% è riconosciuta senza alcun tipo di limite sul fatturato dell’anno precedente. Detto in altri termini vuol dire che gli alberghi, ad esempio, possono anche aver superato il tetto dei 5 milioni di fatturato nell’anno 2019 ma poter comunque beneficiare del credito di imposta.

Per le strutture ricettive, inoltre, il credito di imposta si estende anche al mese di giugno.

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