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Acquisto di veicoli per i portatori di handicap: tutte le agevolazioni

Acquisto di veicoli per i portatori di handicap: tutte le agevolazioni

L’acquisto di motoveicoli o autoveicoli per i portatori di handicap, rappresenta una voce di spesa importante per degli strumenti che hanno una valenza notevole nell’ambito della loro autonomia e socializzazione. Vediamo, allora, quali sono le agevolazioni per chi sostiene la spesa.



Quali sono i mezzi agevolabili?

La agevolazioni fiscali per un diversamente abile che deve acquistare un mezzo di spostamento, si applicano sui seguenti autoveicoli o motoveicoli:

  1. Autocaravan, ovvero i classici camper attrezzati con bagno e cucina, e adibiti al trasporto di massimo 7 persone
  2. Autoveicoli equipaggiati in maniera permanente con attrezzature speciali per effettuare trasporti specifici;
  3. Motoveicoli a tre ruote per trasporti specifici;
  4. Motoveicoli a due ruote;
  5. Motocarrozzette;
  6. Autovetture classiche per il trasporto di persone;
  7. Autovetture per traporti promiscui di cose e persone.

Le agevolazioni, lo ricordiamo, sono valide anche per l’acquisto dei suddetti mezzi ma elettrici, benchè questi non godono dell’iva agevolata.

Posso detrarre le spese per la minicar?

No, i così detti quadricicli leggeri non rientrano tra i mezzi di spostamento che consentono di beneficiare delle agevolazioni fiscali.

Le agevolazioni si estendono anche ad auto modificate?

Certo, se la prescrizione medica richiede la modifica strutturale dell’auto, l’agevolazione resta comunque valida. Resta altrettanto valido l’obbligo che la modifica debba essere collaudata presso gli uffici preposti.

Quali sono le modifiche ammesse?

Bisogna precisare che le esigenze specifiche possono portare ad un allungamento del seguente elenco, tuttavia al momento le principali modifiche sono le seguenti:

  • Pedana di sollevamento elettrica, meccanica o idraulica;
  • Sportello scorrevole;
  • Cinture di ancoraggio per carrozzelle;
  • Sedile girevole e scorrevole;
  • Paranco elettrico, meccanico o idraulico;
  • Scivolo a scomparsa;
  • Braccio sollevatore.

Ovviamente qualunque modifica deve sempre essere funzionale alla problematica specifica del portatore di handicap. La legge, a quest’ultimo proposito, ricorda che le agevolazioni sono riconosciute anche per quelle disabilità, soprattutto di tipo psichico, che non necessitano di adattamenti strutturali per consentire l’uso dei mezzi.

Ho subito l’handicap dopo l’acquisto, posso chiedere le agevolazioni?

Purtroppo questo non è possibile. La legge stabilisce che per ottenere le agevolazioni fiscali è necessario che l’handicap fosse certificato al momento dell’acquisto. Non solo: l’impossibilità a deambulare è una condizione necessaria per ottenere l’agevolazione fiscale.

Ho venduto il veicolo e mi hanno richiesto le agevolazioni, perché?

Perché è previsto dalla normativa che nel caso il veicolo sia venduto prima di due anni dall’acquisto, il beneficiario deve restituire la parte di imposta non versata per via dell’agevolazione. La questione cambia se il beneficiario è costretto a vendere per acquistare un nuovo veicolo più adatto alle mutate necessità sulla propria deambulazione.

In cosa consiste l’agevolazione?

In una detrazione del 19% sull’acquisto di un veicolo il cui valore massimo è di 18.075,99 euro. La detrazione è ripartita in 4 quote annuali di pari importo.

Come funziona la detrazione se si è fiscalmente a carico?

Qui il tema si fa complicato. Andiamo con ordine. Partiamo dal presupposto che se il portatore di handicap è titolare di redditi fino a 2840 euro, allora il documento di spesa dev’essere intestato a lui. Nel caso sia fiscalmente a carico, allora il documento può essere intestato a lui o alternativamente a chi lo detiene in carico. Molta attenzione bisogna prestarla all’intestazione del bene. Se, infatti, il bene viene intestato al coniuge a carico, e il bene viene acquistato per le esigenze del figlio portatore di handicap, la detrazione non potrà essere fruita.

Cosa succede se mi rubano l’auto?

Su questo è arrivata una circolare dell’Agenzia che ha chiarito come, in caso di furto, sia possibile portare in detrazione sia le rate della vettura rubata, sia le rate della nuova vettura acquistata in seguito al furto.

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