Manca molto poco all’entrata in vigore delle norme che rinnovano la regolamentazione della Class Action. Quali sono le novità? Entro quanto tempo si possono produrre documenti integrativi? Che cos'è il progetto dei risarcimenti? È vero che si può aderire anche dopo l'avvenuta condanna?
La riforma della Class Action è stata avviata con la legge 31 del 2019 e dovrebbe entrare in vigore il prossimo 19 Novembre 2020. Sono diverse le novità che andranno a interessare sia imprese che cittadini. Le imprese lamentano un nuovo sistema troppo sbilanciato che li penalizza eccessivamente rispetto alle vecchie modalità. C’è un punto, in particolare, che ha suscitato e continua a suscitare numerose perplessità.
Questo è un punto che per ora è molto importante ricordare, perché la nuova procedura si applicherà a tutte le condotte successive al 19 novembre 2020, mentre quelle antecedenti a questa data continueranno a fare riferimento alla vecchia normativa.
Una volta emessa la sentenza che accoglie l’azione di classe, la nuova procedura che il tribunale dovrà seguire prevede 4 step iniziali:
Secondo la nuova norma, la finestra di adesione può andare dai 60 ai 150 giorni e va inoltrata in maniera telematica. La principale novità introdotta dalla normativa, ed anche la più discussa, consente l’adesione anche a condanna avvenuta.
La domanda di adesione deve contenere:
L’impresa, o l’ente pubblico, ha 120 giorni di tempo per depositare una memoria difensiva che vada a rispondere alle domande degli aderenti. Questo è un passaggio importante, perché secondo la legge i fatti non contestati saranno considerati ammessi.
È l’analisi che il rappresentante degli aderenti esegue sulla documentazione prodotta dagli aderenti e sulle argomentazioni dell’impresa (o dell’Ente), al fine di predisporre un progetto dei diritti individuali omogenei, per i quali si pronuncerà con una conclusione motivata.
Una volta che il rappresentante ha predisposto il progetto dei risarcimenti, sia l’impresa (o l’Ente) che gli aderenti, hanno 30 giorni di tempo per depositare documenti integrativi oppure delle osservazioni scritte.
Certo. Una volta ottenuti i documenti integrativi, il rappresentante dispone di 60 giorni di tempo per apportare eventuali variazioni al progetto dei risarcimenti.
La decisione spetta al giudice delegato, il quale con un decreto motivato accoglie le domande di adesione, sia in tutto o anche parzialmente, e condanna l’impresa (o l’Ente) al pagamento a titolo di risarcimento. Il decreto del giudice delegato è un titolo esecutivo.
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.