La normativa di riferimento per la redazione dei conti annuali delle società non è univoca. Infatti, vi sono società che scelgono o hanno l'obbligo di redigere il bilancio consolidato e/o il bilancio d'esercizio secondo i principi contabili internazionali e società che non ne fanno uso.
Regolamento UE 1606/2002 ha obbligato le società soggette al diritto di uno Stato membro con titoli annessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di un qualsiasi Stato membro. Inoltre il D.lgs. 28 febbraio 2005 n. 38 ha stabilito che devono utilizzare i principi contabili internazionali i seguenti soggetti:
Le società quotate (diverse dalle imprese di assicurazione) per la redazione del bilancio d'esercizio;
Le società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico per il bilancio d'esercizio e consolidato;
Le banche italiane e gli intermediari finanziari sottoposti alla vigilanza della Banca d'Italia per il bilancio d'esercizio e consolidato;
Le imprese di assicurazione per la redazione del bilancio consolidato.
Per quanto riguarda il bilancio d'esercizio delle assicurazioni, i principi contabili internazionali debbono essere utilizzati solo e unicamente nel caso in cui si tratti di assicurazioni quotate non tenute alla redazione del consolidato.
Hanno la facoltà ma non l'obbligo di utilizzare nel bilancio consolidato i principi contabili internazionali tutte le società non quotate diverse da quelle sopra elencate e diverse dai soggetti che possono redigere il bilancio in forma abbreviata.
Con l'espressione "principi contabili internazionali” ci si riferisce agli International Financial
Reporting Standards (IFRS) – precedentemente denominati IAS – elaborati dallo IASB (International Accounting Standard Board). Ne fanno parte anche le interpretazioni dei principi emesse in passato dal SIC (Standing Interpretations Committee) e attualmente dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee), che costituiscono un ausilio nell’applicazione dei principi contabili veri e propri.
Tra normativa italiana e principi contabili internazionali sussistono differenze significative. Tali differenze riguardano le stesse nozioni di capitale e reddito poste alla base del bilancio (per gli IAS rientrano nel capitale dell'impresa i beni da questa gestiti anche se non di proprietà, quali quelli in leasing finanziario). Per esempio, secondo l'impostazione dei principi contabili internazionali, il costo storico è solo uno dei parametri che possono essere utilizzati per la misurazione del capitale aziendale – un altro è il fair value – mentre nel caso italiano il costo storico è il parametro di riferimento. Gli IAS sono inoltre molto più restrittivi rispetto a quanto previsto nel nostro paese sull'iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali di talune classi di costo.
E secondo i principi contabili internazionali? L'importo del TFR da iscrivere in bilancio, secondo quanto stabilito dalla legislazione nazionale, è pari all'importo delle indennità di fine rapporto di lavoro dipendente che l'impresa dovrebbe erogare nell'ipotesi in cui tutti i dipendenti cessassero di prestare la propria opera l'ultimo giorno dell'esercizio cui il bilancio si riferisce. Secondo i principi contabili internazionali, il TFR va considerato come qualsiasi altro fondo pensione ed esposto a bilancio al valore attuale delle indennità di futura erogazione.
L'OIC è una fondazione costituita dalle principali categorie di soggetti privati interessati al bilancio. I compiti attribuiti a tale organismo sono: (1) svolgere un ruolo di impulso e collaborazione nei confronti dello IASB; (2) fornire supporto per l'applicazione in Italia dei principi contabili internazionali; (3) predisporre principi contabili per i soggetti non tenuti all'applicazione dei principi contabili internazionali; (4) fornire interpretazioni sui principi contabili nazionali; (5) coadiuvare il legislatore nazionale nell'emanazione della normativa "contabile".
A livello comunitario si vuole arrivare a ottenere un'omogeneità di fondo del sistema europeo dell'informativa economico-finanziaria verso i principi con gli IAS/IFRS anche per le imprese che non lo applicano
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