Tra i possibili regimi fiscali a cui accedere una volta aperta una partita IVA vi sono quelli agevolati. Purtroppo non tutti hanno i requisiti per poterlo fare e così l’unica alternativa resta quella del regime ordinario. Vediamo cosa comporta e quali sono le sue caratteristiche.
In caso di regime ordinario, la contabilità potrà essere a sua volta ordinaria oppure semplificata, in base a determinate condizioni e/o requisiti:
Vale precisare che la contabilità ordinaria può essere applicata anche da parte di quelle imprese o soggetti che non ne hanno l’obbligo.
Innanzitutto il Registro IVA Acquisti, dove riportare acquisti, salari, stipendi, assicurazioni, spese postali, etc. Poi il Registro IVA Vendite, dove oltre alle fatture di vendita si annoteranno anche interessi attivi bancari, plusvalenze, altri proventi estranei al regime IVA. Poi il Registro dei Corrispettivi e i Registri IVA da altre disposizioni di legge, qui ad esempio andranno gli omaggi, le merci, etc. Poi vi è il Registro dei beni ammortizzabili e il Registri obbligatori in tema di lavoro.
In caso di contabilità ordinaria sono obbligatori i seguenti registri:
La contabilità di magazzino è obbligatoria solo in determinate circostanze.
A prescindere dal tipo di contabilità scelta, se ordinaria o semplificata, il regime ordinario presenta comunque le seguenti caratteristiche:
Nel caso di contabilità ordinaria il 16 del mese successivo. Mentre nel caso di contabilità semplificata entro il 27 dicembre dell’anni in corso.
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